L’Associazione Polyedra presenta il libro-catalogo dell’artista Rosella Cerra al Salone di Torino
4 min di letturaL’Associazione Polyedra ha iniziato a seguire il percorso delle opere della Cerra curando la grafica della mostra a Villa Caristo – tenutasi nel mese di ottobre scorso – ed ha curato ora la pubblicazione del libro-catalogo presente alla XXXV esposizione di Torino.
Un testo che narra la storia di Eva mitocondriale e delle sue sette figlie accompagnato da un approfondimento critico di Marta Lock.
Dopo la mostra a Villa Caristo, e dopo la mostra al Convento di Santa Chiara a Tropea, Eva mitocondriale con le sue 7 figlie approdano così al Salone Internazionale del Libro di Torino, dal 18 al 22 maggio nello stand della Regione Calabria.
L’installazione, composta dalle otto figure, era stata dislocata, nello scorso ottobre, nelle sale di Villa Caristo, a Stignano (RC), in una rappresentazione curata da Antonella Beatrice Bongarzone (video a cura di Tele Montestella).
Mentre dall’otto marzo e fino al 21 maggio, le otto figure sono in esposizione a Tropea, nella mostra curata da Emanuele Bertucci, “Forme pittoriche del cammino umano tra sussurri e grida dell’interiorità femminile”.
Il lavoro dell’artista Cerra trae ispirazione dalla teoria sviluppata dal genista Bryan Sykes secondo cui l’homo sapiens è stato generato dalla nostra Gran Madre Eva Mitocondriale. Dal cuore dell’Africa ha iniziato il suo percorso 150mila anni fa. Tramite il suo DNA Mitocondriale, un cordone ombelicale lungo millenni, attraversando il tempo e lo spazio a condotto il genere umano nel resto del mondo. Questa storia è stata raccontata nel libro “Le Sette Figlie di Eva”. Si chiamano Ursula, Xenia, Helene, Tara, Velda, Katrine e Jasmine.
L’artista spiega il suo lavoro «Ogni nome è legato ad una specifica struttura del DNA, che identifica anche un luogo geografico. Il passaggio che dalla ricerca concettuale porta alla rappresentazione artistica, nasce quindi dalla necessità di dare una forma, una immagine, alla descrizione del concetto. Questo avviene con l’uso dei simboli, dei graffiti e dei rilievi impressi sul petto delle figure. La scelta della loro colorazione è monocromatica, che dal bianco porta alle infinite sfumature del colore di base della terra, del fango, della materia primordiale».
Al Salone del Libro di Torino le opere al femminile dell’Associazione Polyedra
Polyedra, Associazione a favore della cultura di genere, con sede a Lamezia Terme, dal 18 al 22 maggio è presente al Salone internazionale del libro di Torino, presso il Lingotto fiere, ospite dello stand della Regione Calabria, con il coordinamento del Sistema Bibliotecario Lametino. Le opere al femminile, editate artigianalmente presso la Galleria Francesco Fiorentino in Lamezia Terme, fanno parte di un progetto che nasce dai temi di genere trattati dall’Associazione e vede protagoniste quattro autrici calabresi: l’artista Rosella Cerra di Lamezia Terme con il suo catalogo “Le sette figlie di Eva” che narra le origini e i discendenti della prima donna; Mariannina Amato di Lamezia Terme con la raccolta di poesie “Il labirinto femminile”, realizzato in collaborazione con l’associazione Via degli Ulivi Franco Costabile; Maria Clausi di Catanzaro con il suo “Dietro lo schermo”; e Lara Nocito di Cosenza, che presenterà il suo libro “Madri interrotte, padri interrotti”.
L’organizzazione è a cura della presidente Eleonora Longo; il progetto grafico di Antonio Pujia.
“L’associazione, con questa partecipazione intende promuovere libri i cui importanti e delicati temi analizzano l’esistenza di donne e uomini dei nostri tempi, le vicissitudini personali e si basano anche su fatti realmente accaduti. E poi la rappresentazione della donna nelle varie forme d’arte. La femminilità, il carattere e la determinazione delle autrici racchiuse in quattro volumi. Il percorso intrapreso mette insieme persone che interagiscono nella promozione del territorio calabrese, per fare conoscere le risorse creative al di fuori dei confini regionali, sottolineando la creatività e la sensibilità femminile nel pretendere un arricchimento culturale che superi gli stereotipi e le criticità sociali. Argomenti che ben si sposano con il tema del Salone Attraverso lo specchio. L’auspicio è di fare rete per rompere il silenzio ed esprimere ciò che da tempo si nasconde nelle famiglie, nelle coppie e nelle persone sole, insieme ad un appello alla non discriminazione, alla mentalità dell’accoglienza, dell’ascolto, della solidarietà tra uomini e donne”.
Diversi comuni e librerie d’Italia hanno già dimostrato interesse e disponibilità per le presentazioni di questi libri venuti alla luce nel mese di aprile 2023.