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Associazioni lametine: ospedale sempre più inadeguato alle esigenze dell’utenza

3 min di lettura

Lamezia Terme a rischio chiusura. L’ospedale in affanno ed il pronto soccorso non riesce a fare fronte ai tanti bisogni

Comunicato Stampa

Mesi persi senza che si sia provveduto a quanto necessario sia in fatto di numero di personale che per endere efficienti i vari reparti.Se si continua su questa strada scellerata e non si incrementa il personale il pronto soccorso diventerà “soccorso mai”con tutte le prevedibili conseguenze. Si è tanto chiacchierato ma il reparto di malattie infettive continua a restare chiuso.Nonostante la possibilità di processare in loco oltre cento tamponi al giorno,con risultati dopo circa venti minuti, alle dieci di mattina il servizio si interrompe. Santa microbiologia!

L’opera di individuazione e di mappatura covid,per chi si reca in ospedale, lascia molto a desiderare .
Non si capisce perché, in presenza di tutti i requisiti necessari e richiesti disponibili,non si sia ancora proceduto nè a creare il centro covid nè a fornire,in maniera seria,un percorso dedicato salvaguardando così chi ha necessità di recarsi in ospedale per patologie che nulla hanno a che fare con il covid.
Per non parlare di quanti messi in quarantena si sentono completamente abbandonati.

 

Lasciare senza cure tutti i malati cronici ed oncologici e comunque chi aspetta da troppo mesi di essere visitato non è tollerabile .Non si dimentichi che oltre il covid c’è altro. Ben altro. Il covid va fermato. Alla salute la priorità.
In questi mesi la regione Calabria ha pensato bene di “regalare”circa 4 miliardi delle vecchie lire a Muccino per presentare una Calabria che non c’è. Avrebbe fatto meglio ad incrementare gli scuola bus così oggi non saremmo nelle condizioni di dover chiudere tutte le scuole. I ragazzi non possono essere ulteriormente penalizzati.
Il tempo stringe e il virus galoppa. Si dotino gli ospedali di personale e strumentazioni. Chi ha la responsabilità di avere affossato la medicina territoriale avrà pure un problema di coscienza o nemmeno questo?
Chi ha il potere decisionale non rinunci a sollevare dall’incarico chi in questi anni era nella possibilità di fare e non ha fatto.
Se disfunzioni e cattiva organizzazione sono all’ordine del giorno ci sarà pure qualche responsabile?
Se non si riesce a fare nemmeno l’ordinario, come igienizzare il perimetro ospedaliero e renderlo adatto al luogo, ci sarà qualcuno che di tutto questo dovrà rendere conto?
Italia Nostra Lamezia Terme 
Giuseppe Gigliotti 
Comitato malati cronici del lametino 
Caterina Berticca
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