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Attivisti M5S: Lamezia Multiservizi si attivi per il Bonus Sociale Idrico

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L’anno scorso abbiamo colto in fallo la Lamezia Multiservizi, che non stava erogando ai soggetti in condizioni di disagio economico sociale il Bonus Sociale Idrico introdotto dal DPCM 13.10.2016, scrivendo nelle bollette inviate agli utenti che non fosse stata ancora approvata dall’Arera la relativa delibera di applicazione

Comunicato Stampa

A nulla valsero né i chiarimenti, con cui dimostrammo come la delibera Arera esistesse sin dal 2018, né i nostri ripetuti appelli alla Multiservizi e all’Amministrazione comunale (di cui la prima è società in house) a rispettare le leggi e a non far cassa con le tasche dei meno abbienti. Multiservizi e Amministrazione si chiusero in un arrogante mutismo, costringendoci a lanciare una corposa petizione popolare.

Ora, nella prima bolletta dell’acqua 2023 la Multiservizi, continuando ad ignorare l’evidenza ha ripetuto la stessa comunicazione, in cui sostiene di non poter erogare il Bonus, perché sarebbero tuttora “in corso di approvazione le modalità applicative per l’erogazione automatica delle agevolazioni”.

Ancora la stessa marchiana menzogna. Basta controllare anche sul sito web dell’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) per trovarvi una comunicazione del 26.4.2018 sulle “Modalità applicative del bonus sociale idrico per gli utenti domestici economicamente disagiati”, che informa “tutti gli utenti che con la Delibera 227/2018/R/idr dell’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente sono state definite le modalità applicative del bonus sociale idrico per gli utenti domestici residenti in condizioni di disagio economico sociale” e spiega che “Il provvedimento, in particolare, disciplina i flussi informativi, lo scambio dei dati e le procedure operative per l’erogazione del bonus sociale idrico, nonché gli obblighi informativi e di comunicazione posti in capo ai soggetti coinvolti nel meccanismo per consentire, a partire dal 1° luglio 2018, l’erogazione dell’agevolazione agli utenti”.

La Lamezia Multiservizi (e con essa l’Amministrazione Comunale, caro distrattissimo Sindaco Mascaro) deve capire che a nulla può valere l’ambiguo e vago accenno ai “tempi necessari per la predisposizione degli strumenti informatici” che ha inserito nella comunicazione in bolletta. Oltre quattro anni per predisporre l’adeguamento informatico ci paiono più che sufficienti anche per amministrazioni come queste, che, è il caso di dirlo, fanno acqua da tutte le parti.

Si tratta, allora, di un evidente abuso e dell’ormai acclarata volontà di far cassa sulle spalle di soggetti deboli da parte di una società, come la Multiservizi, che è a controllo pubblico ed in concordato preventivo.

Noi non abbiamo di sicuro intenzione di fermarci e continueremo nella raccolta di firme sulla nostra petizione popolare, senza escludere di far presente i fatti al Tribunale Fallimentare, affinché venga ufficialmente a conoscenza del fatto che la Multiservizi ha un ulteriore debito nei confronti degli utenti (non sappiamo se dichiarato nella procedura concordataria) e decida se e come determinarsi in merito ad un tale comportamento, tanto poco nobile verso soggetti fragili, quanto contrario alla normativa vigente.

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