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Autobomba di Limbadi, sei arresti per l’omicidio di Matteo Vinci

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Autobomba di Limbadi, sei arresti per l'omicidio di Matteo Vinci

Autobomba di Limbadi, sei arresti per l'omicidio di Matteo Vinci

VIBO VALENTIA. Autobomba di Limbadi, sei arresti: in manette esponenti del clan Mancuso.

E’ ancora in corso, dall’alba di oggi, un’operazione antimafia dei carabinieri del Nucleo investigativo di Vibo Valentia e del Ros di Catanzaro che hanno eseguito 6 provvedimenti di fermo a carico di alcuni componenti della famiglia Mancuso.

I fermi sono scaturiti dalle indagini condotte dai carabinieri e coordinate dalla Direzione distrettuale Antimafia della procura della Repubblica di Catanzaro che ha fatto luce sull’omicidio di Matteo Vinci avvenuto il 9 aprile scorso a Limbadi.

Vinci venne fatto saltare in aria mentre era a bordo della sua auto; insieme a Matteo Vinci anche il padre Francesco rimasto gravemente ferito.

Autobomba di Limbadi, sei arresti per l'omicidio di Matteo Vinci
L’auto di Matteo Vinci

I particolari dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle ore 10.30 nella sede del comando provinciale dei carabinieri di Vibo Valentia alla presenza del procuratore capo della Dda, Nicola Gratteri.

Fra i fermati: Rosaria Mancuso, 63 anni, il marito Domenico Di Grillo, 71 anni, Lucia Di Grillo, 29 anni (figlia di Rosaria Mancuso) ed il marito Vito Barbara, entrambi di Limbadi.

Fermati poi: Rosina Di Grillo, 38 anni, di Limbadi, sorella di Lucia, e Salvatore Mancuso, 46 anni, di Limbadi, fratello di Rosaria Mancuso.

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