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Boccia: “Calderoli faccia le ricognizioni ma i Lep si fanno in parlamento”

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“Prima c’è stato il tentativo del ministro Calderoli di presentare un disegno di legge sull’attuazione dell’autonomia differenziata chiaramente incostituzionale, che avrebbe spaccato il Paese in due. Adesso, dopo che quel pericolo è stato arginato, con il ritiro di quella proposta, si sta provando a portare avanti un altro tentativo, ancora più maldestro: definire i LEP attraverso Dpcm”

Comunicato Stampa

“Così facendo il Governo dimostra di non comprendere la complessità del tema e la necessità di un confronto serio e di merito in Parlamento. Il PD su questo non farà sconti, prima si garantiscono i diritti a tutti, prima si mettono in sicurezza il Sud, le aree interne e di montagna in ogni parte d’Italia, garantendo ovunque gli stessi livelli essenziali delle prestazioni su scuola, sanità, trasporto pubblico locale e assistenza e prima ci capiremo. Senza un dibattito serio in Parlamento sull’autonomia prevista in Costituzione, che deve garantire l’unita nazionale solo con l’attuazione del principio di sussidiarietà, come spesso ci ha ricordato il Presidente Mattarella, non ci può essere alcun accordo. Il Ministro Calderoli faccia tutte le ricognizioni che vuole, ma se davvero ha intenzione, finalmente, di definire i LEP, allora proponga con chiarezza che l’ultima parola avvenga con il voto del Parlamento e non attraverso fantomatiche cabine di regia o addirittura Dpcm”.

Così Francesco Boccia, senatore PD e responsabile Regioni e Enti locali della Segreteria nazionale.

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