Autonomia differenziata: Calderoli, nessuna paura, occasione di sviluppo
2 min di lettura‘Verifica della spesa storica sarà un’operazione di trasparenza’
CATANZARO. “L’autonomia differenziata non deve fare paura perché innanzi tutto chi non dovesse richiederla avrà la garanzia di avere le medesime risorse ed un meccanismo perequativo che è in grado di superare le sperequazioni esistenti precedentemente.
Quindi nessuna paura.
Io vedo grosse potenzialità proprio per le caratteristiche di diversità che l’Italia e quindi delle potenzialità che a livello di ciascuna regione può determinare un incremento del Pil, dell’occupazione e del benessere economico dei cittadini”.
Lo ha detto il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Roberto Calderoli, incontrando i giornalisti con il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto a conclusione di una serie di incontri istituzionali avuti nella sede della cittadella regionale a Catanzaro.
“Io – ha aggiunto – ho previsto che debbano essere definiti i Lep, i costi ed i fabbisogni standard. La spesa storica sarà un’operazione trasparenza per verificare come i soldi siano stati spesi in passato, se bene o se male e che fine abbiano fatto”.
“Sono dell’idea – ha sostenuto il Ministro – che ciascuna regione deve essere messa in condizione di dare il massimo. Se ha dei deficit a livello di istruzione, come in tutte le altre materie e competenze, questi devono essere riallineati e superati. Non è solo 22 anni di mancata attuazione dell’ultima modifica della Costituzione. La nostra Costituzione ha 75 anni ed il deficit e la sperequazione sono un dato di fatto, non una cosa che stiamo portando. Noi cerchiamo uno strumento per superare quella sperequazione. Il dato di fatto è che il centralismo ha portato a questo stato dell’arte. Dall’analisi della spesa storica verranno delle sorprese se qualcuno ha ricevuto di meno in passato credo che quello gli vada compensato”.
“Partiamo dalla Calabria – ha detto Calderoli – per una precisa volontà di non portare una proposta di legge che voglia penalizzare qualcuno o qualcosa ma che possa rappresentare uno stimolo ed una scommessa per un territorio come quello calabrese che secondo me ha le maggiori potenzialità per raggiungere livelli occupazionali o di Pil maggiori rispetto a quelli che ci sono a legislazione vigente”. (ANSA).