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Autonomia differenziata: una prospettiva critica dal coordinatore FI Lamezia

2 min di lettura
Salvatore De Biase

Il dibattito sull’autonomia differenziata ha suscitato notevoli preoccupazioni e divisioni all’interno del Parlamento e nel Paese

Comunicato Stampa

Questo tema, di fondamentale importanza per il futuro assetto istituzionale e sociale dell’Italia, merita un’approfondita riflessione e un confronto inclusivo. Io la penso come il Presidente Occhiuto. È un errore del centrodestra, per questo FI Calabrese non ha votato il ddl.

Quanto ratificato rappresenta un clima che ha mostrato una norma divisiva in Parlamento e nel Paese.

Questa norma andava maggiormente approfondita, e per questo comprendo pienamente le ragioni dei deputati calabresi di Forza Italia. Ne apprezzo la determinazione e riconosco all’On. Francesco Cannizzaro, Giuseppe Mangialavori e Giovanni Arruzzolo il valore dimostrato nel decidere di non votare questa legge. È stata una scelta coraggiosa e condivisibile.

Ricordiamo che un tempo si discuteva persino di abolire le regioni, e oggi invece si dà alle singole regioni la possibilità di chiedere allo Stato la gestione diretta di ben 23 materie e 500 funzioni. Questo significa che:

I programmi scolastici regionali saranno gestiti dagli assessori;

La sanità nazionale sarà sostituita da quella regionale:

Avremo insegnanti e medici regionali;

Gli stipendi saranno definiti a livello regionale;

I concorsi fuori regione saranno aboliti;

Si accentueranno le disuguaglianze tra regioni ricche e povere;

I diritti non saranno più uguali per tutti.

Di fronte a queste prospettive, non possiamo che chiederci se questa è davvero la direzione giusta per il nostro Paese.

Le implicazioni di una tale autonomia differenziata sono profonde e complesse. Il rischio di frammentare ulteriormente il nostro tessuto sociale e istituzionale è concreto. È fondamentale che ogni riforma sia concepita con un’ottica inclusiva, che miri a rafforzare l’unità nazionale e a garantire pari opportunità a tutti i cittadini, indipendentemente dalla regione in cui vivono.

In questo contesto, ribadiamo la nostra posizione: l’autonomia differenziata, così come prospettata, non risponde agli interessi della collettività. Continueremo a lavorare per un’Italia più unita e coesa, dove le riforme siano il frutto di un ampio consenso e di un approfondito confronto.

Rivolgo un sincero ringraziamento a tutti coloro che, con senso di responsabilità e spirito critico, si sono opposti a questa norma. Insieme, possiamo costruire un futuro migliore per tutti, senza divisioni e disuguaglianze.

Salvatore De Biase

Coordinatore FI Lamezia

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