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Autonomia: Occhiuto, garantire diritti civili e sociali

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roberto occhiuto

“La Costituzione, nella parte riguardante i compiti delle Regioni e i diritti dei cittadini, mi riferisco al Titolo V, va attuata tutta. Prima facciamo quello che dice la Costituzione: i diritti civili e sociali vanno garantiti con uniformità su tutto il territorio nazionale, sia che un cittadino viva a Crotone sia che viva a Treviso”

Lo ha detto Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, intervenendo a “Tg2 Post”, su Rai 2.

“Superiamo il criterio della spesa storica che ha determinato delle storture nella capacità dello Stato di assicurare con uniformità i diritti, e passiamo ai fabbisogni.
Faccio un esempio: con la spesa storica succede che se Crotone non ha avuto grosse risorse da investire sugli asili nido e ha speso, per ipotesi, 100 mila euro, mentre Treviso ha speso 1 milione perché era più ricca, quando c’è un incremento del fondo con la spesa storica l’aumento del 10% farà avere a Crotone 10 mila euro in più, a Treviso 100 mila euro.

I diritti vanno assicurati attraverso la definizione dei fabbisogni, poi bisogna far operare la perequazione che non è stata mai svolta nel nostro Paese, per dare la possibilità alle Regioni che hanno minore capacità fiscale di assicurare, come dice la Costituzione, gli stessi diritti, e allora, un’istante dopo, si può anche parlare di autonomia differenziata.

Io a differenza di tanti miei colleghi presidenti del Sud non ho un approccio ideologicamente contrario.

La Calabria è una Regione che produce più energia di quella che consuma, nelle rinnovabili produce il 42%.

In Lombardia e Veneto si produce dal 13 al 16%. Se poi consideriamo anche l’idroelettrico e le altre fonti non fossili, noi produciamo più energia di quella che utilizziamo. Però i cittadini della Calabria pagano le bollette allo stesso modo di quelli della Lombardia e del Veneto.

Allora, se vogliamo parlare di autonomia differenziata mettiamo dentro l’energia: date a me la possibilità di trattenere la fiscalità prodotta dalle aziende che producono energia in Calabria. Ciò sarebbe anche da stimolo per gli investimenti nelle rinnovabili: bisogna dare esternalità positiva ai cittadini che ospitano questi investimenti”, ha sottolineato il presidente Occhiuto.

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