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Avv.ti Cittadino e Panedigrano: “Icom e campo rom, soluzioni intrecciabili”

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Fumi a Scordovillo - credits Antonio Gatto

Fumi a Scordovillo - credits Antonio Gatto

Il comunicato dei due delegati ADUSBEF

Comunicato stampa:

In questi giorni sono riemerse a Lamezia due questioni annosissime e all’apparenza completamente avulse l’una dall’altra, ma le cui soluzioni si possono invece intrecciare, finendo con l’innescare un inatteso circolo virtuoso.

Panedigrano

L’imprenditore Noto ha annunciato che ci riproverà con il progetto ICOM (e non vorremmo che la vicenda ICOM iniziata con l’insediamento della seconda terna commissariale antimafia venisse risolta da una terza terna dello stesso tipo) e quasi contemporaneamente nel campo rom di Scordovillo sono riapparsi alla grande i roghi pestiferi di pneumatici.
Noto, come si sa, gestisce da un po’ in franchising lo sbarco in Calabria dei supermercati a marchio Coop. È la prima volta che la Lega Coop sperimenta la penetrazione commerciale in una nuova regione con il franchising e non, come avveniva finora, attraverso l’adesione di nuovi soci consumatori. Ma ciò non toglie che quello calabrese resti un intervento di Lega Coop e resti anche figlio delle finalità sociali della cooperazione.

A Noto il franchising è stato affidato dalla Coop Alleanza 3.0, che tra i suoi scopi sociali ha tra l’altro gli impegni a “.. f) contribuire alla difesa dell’ambiente promuovendo e sostenendo iniziative in tal senso … l) sostenere iniziative di difesa e tutela della legalità, promuovere e praticare i diritti di cittadinanza, la cultura della legalità democratica … n) partecipare, anche con oblazioni e liberalità, a tutte quelle iniziative idonee a diffondere ed a rafforzare i principi della mutualità e della solidarietà nell’ambito del territorio e delle comunità in cui opera”.

Difesa dell’ambiente, tutela della legalità, diritti di cittadinanza, liberalità da parte di Coop Alleanza 3.0 per iniziative a ciò finalizzate nei territori e nelle comunità in cui opera: ecco che allora si può provare ad intrecciare una prossima espansione commerciale della Coop a Lamezia con l’avvio a soluzione del devastato e devastante insediamento rom a Scordovillo.

Fumi a Scordovillo - credits Antonio Gatto
Fumi a Scordovillo – credits Antonio Gatto

Abbiamo molto apprezzato il pacato, ma giustamente allarmato intervento del Presidente della sezione lametina di Italia Nostra a proposito dei roghi di pneumatici. Insieme alla sua associazione, e alle altre che vorranno unirsi, ci piacerebbe proporre a Coop Alleanza 3.0, a Noto e al Comune di Lamezia di ragionare concretamente per cooperare ad un intervento sociale della Coop (cosa già sperimentata in altri territori) teso a realizzare singoli insediamenti abitativi distribuiti sul territorio comunale in cambio di una concessione a lungo termine alla Coop ed a Noto dell’area comunale di Scordovillo per l’intervento commerciale che hanno in mente (fermi restando i controlli di legalità sul loro progetto).

Oltre alla soluzione della questione del campo rom, i vantaggi per la città sarebbero tanti. Lamezia, come ci ha detto anche il noto ambientalista Salvatore Settis, non ha bisogno di ulteriori espansioni urbanistiche, ma anzi urge ricucire il suo sfrangiato tessuto urbano e tutelare il suo paesaggio e (per quel che riguarda l’area in cui Noto voleva costruire il Borgo Antico) anche alcune importanti falde acquifere. L’area di Scordovillo è a ridosso di importanti insediamenti residenziali (sia recenti che storicizzati), di servizi pubblici quali scuole, Commissariato di PS, Ospedale e Casa Comunale, nonché a due passi dalla stazione ferroviaria di Nicastro, dall’area scolastica principale e dal Tribunale. Non solo l’area dovrebbe essere appetibile per un insediamento di grande distribuzione, ma, se ben fatta e arricchita da servizi pubblici, si potrebbe trattare di un’operazione di ricucitura urbanistica di tutta l’area.

L’invito ad Italia Nostra, ma anche a tutto l’associazionismo civico lametino, è quello di prendere direttamente in mano, in un momento molto critico per la città, le questioni sociali più intricate e mai risolte per fare in modo che sviluppo e crescita sociale non vengano magari gestiti (soprattutto se dovesse arrivare una terza Commissione straordinaria post scioglimento per mafia) soltanto con una asfittica ottica burocratica.

Avvocati Lucia Alessandra Cittadino e Nicolino Panedigrano
Delegati Adusbef (Associazione Difesa Utenti Servizi Bancari e Finanziari)

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