Avvocati catanzaresi replicano a Gratteri: basta attacchi!
2 min di letturaA pochi giorni dall’intervento del Procuratore Gratteri in un convegno sul tema “i rapporti etici tra avvocatura e magistratura”, è’ emersa ancora una volta una inaccettabile critica generalizzata verso l’avvocatura
Comunicato Stampa
In qualità di avvocati innanzitutto e di rappresentanti dell’avvocatura sentiamo il dovere di difendere fermamente una categoria che ha invece nel suo dna un valore altissimo che non va oscurato da nessuno mai.
E’ vero che la credibilità di ognuno nasce dalla nostra storia, come altrettanto vero che l’Avvocatura Catanzarese ha una storia di prestigio, onore e decoro.
E’ vero che bisogna prima leggere, studiare e poi parlare, come altrettanto vero è che bisogna prima indagare, leggere, studiare e solo poi pubblicarne il risultato, o forse non pubblicarlo affatto.
E’ vero che ognuno può avere un proprio mito in termini di eleganza, garbo e professionalità, come altrettanto vero è’ che il modello di riferimento è soggettivo e l’eccellenza , in ogni campo, può celarsi in soggetti più grezzi ma con doti di maggiore schiettezza e uguale professionalità.
La categoria degli avvocati catanzaresi ha una storia che parla da sé’ e non può essere oscurata neppure da una mancata difesa, a cui ci pensano quotidianamente , e sul campo, gli avvocati che abbiamo l’onore di rappresentare e a cui abbiamo doverosamente sentito di dare una voce.
Il ruolo di consiglieri, il modo in cui affrontiamo quotidianamente la professione di avvocati e il rispetto per i colleghi , ci impone di prendere posizione su un discorso che , neppure troppo velatamente, ha offeso la categoria e ci ha indirettamente esposti negativamente di fronte ai nostri iscritti ed a tutti gli avvocati che , a più riprese, si aspettano dagli organi rappresentativi una tutela che consenta al nostro ruolo di riappropriarci del rispetto dovuto, anche attraverso gli organi di informazione.
Gli avvocati e consiglieri Daniela Rodola’, Vincenza Matacera, Jole Le Pera, Valerio Murgano, Andrea Gareri e Luciano Giacobbe