Azione Identitaria:” Poitiers – Lepanto – Vienna: la vera Europa è quella”
4 min di letturaRiceviamo e pubblichiamo comunicato stampa di Azione Identitaria Lamezia sullo striscione affisso nel centralissimo Corso Numistrano con scritto: ” Poitiers – Lepanto – Vienna: la vera Europa è quella”.
Comunicato Stampa
Il messaggio che vuole lanciare il movimento politico è abbastanza chiaro e si rifà a quelle storiche battaglie avvenute nel vecchio continente e ritenute significative, ed oggi anche evocative, di una Europa forte, volta a fermare l’espansione islamica sul nostro suolo.
La battaglia di Poitiers, combattuta nel 732 d.C., vide il conflitto tra i musulmani di Abd Al-Raham, all’epoca governatore della Spagna conquistata dagli arabi, ed i Franchi guidati da Carlo Martello, che si concluse con la straordinaria vittoria delle truppe cristiane guidate da quest’ultimo.
Accanto a questa le due importantissime di Lepanto, del 1571, dove la flotta della Lega Santa Cristiana sotto il comando di Don Giovanni d’Austria, che rispose alla chiamata di Papa San Pio V, ebbe la meglio contro quella ottomana, lo stesso Miguel Cervantes, l’autore di Don Chisciotte, partecipò tra le fila dei cristiani e definì quella battaglia di Fede “Il più grande evento che videro i secoli”.
Infine la straordinaria, quanto miracolosa, impresa compiuta l’11 settembre 1683 dall’esercito europeo della cristianità spinto dallo straordinario uomo di Fede, il frate Marco D’Aviano, che bloccò oltre 300 mila musulmani guidati da Karà Mustafà che avevano in pratica già conquistato Vienna, chiamata la “Mela D’oro”, ed erano in procinto di avere la meglio su Roma.
Guardando ed analizzando queste battaglie nel contesto attuale non si fa fatica a constatare che la storia, nei secoli, si muove e si ripete ed un certo Islam ha sempre le antenne sensibili riguardo alla debolezza dell’Europa, specie ai giorni nostri, provocata da politiche distruttive di ogni valore, logica e religiosità , che annullano Fede e differenze etniche, consentendo la violazione di sacri confini, nei secoli sempre difesi tenacemente, e la distruzione di tradizioni e cultura millenaria.
Lungi dal volerne fare certamente un discorso di “islamofobia” poiché sappiamo bene che proprio in Siria, autentica trincea contro il terrorismo, cristiani e musulmani combattono insieme Daesh, addestrato e finanziato da Usa e Gran Bretagna e che terrore e spargimento di sangue sta portando in Europa con i suoi attentati che mietono sempre vittime innocenti, come l’ultimo di Barcellona.
L’Europa deve riappropriarsi della propria storia e della propria capacità di reagire alla minaccia di invasione che da secoli si perpetua.
Oggi la minaccia è rappresentata e coadiuvata da un piano studiato dall’alta finanza mondialista che vuole imporre la sostituzione etnica nelle nostre città e, di conseguenza , anche quella religiosa ma non vediamo, tranne che nell’Europa dell’est, una difesa dei nostri sacri confini e della Terra dei nostri Padri, con una Chiesa che ha oramai completamente abdicato a quella che è la sua vocazione di autentica Fede, con un Papa che parla solo come Dottore privato e pone il soggettivismo come analisi della visione cristiana degli eventi politici e sociali .
La stessa propaganda a favore dello ius soli, risalente a pochi giorni fa, pertanto, va in antitesi con la tradizione cattolica, con gli insegnamenti di San Tommaso D’aquino e con Papi come Leone XIII che, nella sua enciclica de Rerum Novarum, parla del diritto di ogni popolo di avere una Terra ed ogni Terra un popolo, definendo l’immigrazione un fenomeno negativo.
Se questa Europa, lacerata dalle ferite inferte da una classe politica di burocrati, non recupera le sue radici profonde e ferree anche la lotta al terrorismo islamico sarà sempre più difficile e combattuta in numero impari, pertanto fermare leggi assurde e dissolutrici come lo Ius Soli diviene un fatto prioritario, una vexata quaestio da cui dipenderà il futuro del nostro popolo sempre più in difficoltà ed incapace di reagire per arginare il piano mefistofelico di gente come il magnate Soros, che da anni indisturbato finanzia rivolte in tutti gli stati liberi e sovrani per creare destabilizzazione.