Bando per stadio D’Ippolito da revocare, la stessa Vigor Lamezia non ha requisiti per partecipare
4 min di letturaCon il bando per la gestione dello stadio “Guido D’Ippolito”, pubblicato nei giorni scorsi, l’amministrazione Mascaro partorisce l’ennesimo “obbrobrio” giuridico e amministrativo e soprattutto si conferma ancora una volta come un’amministrazione lontana anni luce dalla realtà della città, in particolare dal mondo dello sport lametino che negli ultimi dieci anni non ha avuto dalle amministrazioni Mascaro nessun punto di riferimento e nessuna visione
Comunicato Stampa
Senza entrare nei tecnicismi, un primo dato è sufficientemente eloquentemente: con l’ultimo bando, la stessa Vigor Lamezia, la cui storia è inscindibilmente legata allo stadio D’Ippolito e alla passione di tantissimi tifosi che da decenni ogni domenica si ritrovano a tifare da quegli spalti, non ha i requisiti per partecipare alla gara per la gestione. E’ proprio così!
Richiamando una facoltà, che quindi non è un obbligo, prevista dal Codice degli Appalti, l’amministrazione Mascaro nel nuovo bando chiede un requisito stringente sulla capacità professionale: la gestione nei 10 anni precedenti di un impianto sportivo con le caratteristiche del D’Ippolito.
Chiunque segue lo sport in città sa bene però che, per le note vicissitudini degli ultimi anni, l’attuale Vigor Lamezia è una società nata da pochissimo tempo e che quindi non può avere il requisito richiesto. Possibile che un’amministrazione comunale partorisca scelte così cervellotiche che rischiano di inficiare l’intero procedimento e di escludere dalla partecipazione importanti realtà sportive della nostra città?
E ancora un’altra chicca. Dimostrando di ignorare completamente il lavoro di tutti i consiglieri comunali in commissione sport, con i quali da mesi stiamo lavorando per aggiornare l’ottimo regolamento comunale sugli impianti sportivi approvato nel 2012 che deve necessariamente essere adeguato alle novità normative degli ultimi anni, l’amministrazione Mascaro prevede che il nuovo affidamento inizi dal 1 maggio.
Tutto questo in palese contraddizione sia con l’attuale regolamento sia con la prassi che giustamente fanno coincidere le gestioni e gli affidamenti in uso delle strutture non all’anno solare, bensì alla stagione sportiva (1 luglio-30 giugno).
Ma, norme e regolamenti a parte, la stessa logica, che evidentemente non sta di casa nell’amministrazione Mascaro, porta a domandarci: quanto è “scollata” dalla realtà un’amministrazione comunale per non sapere che un cambio di gestione di un impianto sportivo fatto a maggio, con le ultime e decisive giornate di campionato da disputare con tutto ciò che ne consegue, è evidentemente deleterio per tutti, dalla società affidataria a tutti quelli che usufruiscono della struttura?
E, sempre in barba all’attuale regolamento comunale sugli impianti sportivi, l’amministrazione Mascaro partorisce un’altra stravaganza, inventandosi un affidamento per soli due anni, quando sia il regolamento comunale sia la delibera di giunta del 2022 approvata dalla stessa Giunta Mascaro, prevedono rispettivamente un affidamento di 3 o 5 anni, come del resto già avviene per lo stadio Gianni Renda e lo stadio “Rocco Riga”. L’amministrazione Mascaro, in pratica, contraddice sé stessa!!!
E ancora: in un eccesso di dilettantismo amministrativo l’amministrazione Mascaro dà vita ad un altro “pasticcio”, oltre che all’ennesima violazione del regolamento che non contiene alcuna norma del genere. Il nuovo bando, infatti, da un lato dà al soggetto gestore la possibilità di sfruttare il 70% delle fasce orarie lasciando agli altri soggetti sportivi solo le briciole, dall’altro attribuisce allo stesso soggetto gestore solo due fasce orarie. In altre parole: si sta chiedendo ad una importante realtà sportiva, prendiamo ad esempio la Vigor Lamezia, di avere diritto in prima battuta a tenere “solo” due allenamenti a settimana!!!
Quando sappiamo tutti, evidentemente tranne l’amministrazione Mascaro, che una società che lotta per traguardi importanti ha necessità di allenarsi almeno una volta al giorno…
Concludendo: l’ultimo bando, oltre che per i suoi evidenti profili di illegittimità, è cartina di tornasole di un’amministrazione comunale distratta e confusionaria, completamente all’oscuro delle reali esigenze e istanze del mondo dello sport lametino.
Il bando per la gestione del D’Ippolito va immediatamente revocato in autotutela.
Chiediamo all’assessore allo sport di venire in commissione consiliare per prendere atto dei lavori portati avanti in merito al regolamento comunale sugli impianti sportivi ed evitare “pasticci” che rischiano di fare ulteriori danni a un mondo dello sport lametino pesantemente danneggiato da dieci anni di amministrazione Mascaro.
Rosario Piccioni
consigliere comunale “Lamezia Bene Comune”