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Barbanti a Cuda: “Il Pd lametino non sia usato contro Oliverio”

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LAMEZIA. Sebastiano Barbanti, esponente del Pd, critica aspramente l’operato del segretario provinciale del partito Gianluca Cuda.

Di seguito la nota stampa di Barbanti: “Abbiamo aderito ai 38 firmando il documento di autoconvocazione dopo che il segretario Cuda insieme a Puccio (che oggi stanno tenendo le fila di questo inedito metodo di tesseramento nella città lametina) hanno impedito lo svolgimento della assemblea convocata per l’elezione del direttivo cittadino alla fine di ottobre 2018 e dopo che le dimissioni dei segretari dei due circoli non sono stati nemmeno valutati.

Cuda (PD): Consiglio regionale, basta col cattivo esempio

Dal percorso tracciato nella replica del segretario provinciale Cuda al documento dei 38 componenti il direttivo provinciale del PD, vista la totale assenza di ogni riferimento in merito alla situazione del partito ed alle politiche del governo regionale nella città lametina, si evince che la ricostituzione di una dirigenza del Partito Democratico a Lamezia Terme potrebbe essere interpretata come una bandierina nello scacchiere regionale contro la persona di Mario Oliverio.

Ebbene, noi crediamo che fare politica non significhi andare contro qualcuno, ma lavorare per migliorare le condizioni economiche, sociali ed umane della collettività in cui viviamo. Noi non facciamo l’errore, che già tanto in passato ci è costato, di “personalizzare” il partito riducendo il fare politica ad un risiko in cui l’importante è mettere bandierine e conquistare territori. Noi non intendiamo fare parte di coloro che intendono accostare il PD di Lamezia contro Oliverio che, tra l’altro, in attesa di determinazioni della segreteria nazionale, è al momento l’unico candidato del Partito Democratico.


Abbiamo negli anni molte volte sollecitato interventi e presenze nella nostra città del governo regionale e dello stesso presidente Oliverio. Molte volte non abbiamo condiviso scelte e decisioni che avrebbero potuto meglio essere indirizzate agli interessi di Lamezia Terme.

Altre volte abbiamo invece potuto prendere atto che l’attenzione verso la nostra città si è dimostrata elevata. In particolar modo ci riferiamo all’approvazione della legge regionale sulla fusione dei due ospedali di Catanzaro che comprende anche l’ospedale e la sanità lametina: in questo caso il presidente, che forse ha recepito quanto il PD locale da tempo proponeva, ha motivato la necessità di dotare la sanità di Lamezia del Polo traumatologico regionale proprio mentre si andava rafforzando un fronte politico contrario da parte del M5S e della Lega, che a Lamezia hanno rappresentanti eletti del governo nazionale e che utilizzano a piene mani la disponibilità del commissario straordinario alla sanità.

La scelta del presidente Oliverio ha un evidente peso nella politica regionale perché si tratta di rimettere al centro della proposta politica regionale del nostro partito la questione sanità a Lamezia che è anche la questione dell’area centrale della Calabria. Sanità ed area centrale della Calabria saranno inoltre due temi molto importanti della prossima campagna elettorale regionale.

In ossequio a quanto detto, auspichiamo quindi che si fermi il percorso della cosiddetta ripresa del partito di Lamezia che ci ha visto critici e distanti.

Critici e distanti non dal PD, ma dai metodi messi in campo da questa segreteria provinciale e per ristabilire regole minimali di rispetto dello statuto e delle persone che dedicano il loro impegno al partito.

Chiediamo che si riparta dalla riapertura del Circolo di Sambiase e dello storico Circolo Primerano di Nicastro con i componenti dei direttivi dei circoli, ai quali vanno consegnate le documentazioni delle procedure eseguite all’infuori dei circoli per i rinnovi e per le preiscrizioni.

I Circoli decideranno quando chiudere il tesseramento e quando convocare l’assemblea degli iscritti.

A Lamezia abbiamo bisogno in tempi brevi di organismi dirigenti locali insediati e funzionanti perché la tornata elettorale per il rinnovo dell’amministrazione comunale è vicina.

Il PD deve essere il propositore principale dello schieramento di centrosinistra che si allarghi ed includa l’intera area. Nell’assemblea di autoconvocazione i dirigenti potranno prendere atto dello stato del partito a Lamezia che annoverava molte centinaia di iscritti nei due circoli cittadini e dello stato attuale dopo l’annullamento dei due circoli”.

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