Beatificazione Natuzza Evolo, la messa nella spianata di Villa della Gioia
2 min di letturaPARAVATI. La solenne liturgia che avvierà l’iter per la beatificazione di Natuzza Evolo, si terrà nella spianata di Villa della Gioia a Paravati.
La curia vescovile, in una nota diffusa alla stampa, ha fatto sapere che “in considerazione dell’alto numero di fedeli che prevedibilmente accorreranno ed in accordo con le autorità competenti, il vescovo di Mileto-Nicotera-Tropea Luigi Renzo, in deroga dalla prescrizione canonica che indica nella Cattedrale il luogo naturale di riferimento, ha disposto che la cerimonia di insediamento del Tribunale diocesano deputato a istruire una formale inchiesta sulla vita, le virtù e la fama di santità di Natuzza Evolo, preceduta dalla celebrazione eucaristica, avrà luogo sulla spianata della Villa della Gioia di Paravati alle ore 17 del 6 aprile”.
Nel febbraio scorso, mons. Renzo ha pubblicato l’editto con cui ha annunciato l’avvio della causa di beatificazione e canonizzazione di Fortunata (Natuzza) Evolo, mistica di Paravati. “La fama di santità della serva di Dio, mamma esemplare di cinque figli, è viva tra i fedeli di questa diocesi e aumenta sempre più”, ha scritto il presule nel suo editto. Il documento fa seguito al “nihil obstat” della Congregazione per le cause dei santi, ottenuto il 17 ottobre 2018, e alla costituzione del Tribunale diocesano (13 dicembre 2018) che avrà il compito di istruire una formale inchiesta sulla vita, le virtù e la fama di santità della serva di Dio.
“Le sue virtù, che tutti ammirano, il suo sconfinato amore per il Cuore di Gesù e per il Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle anime, oltre che per i poveri e i bisognosi, l’accettazione della sofferenza eroica sul modello del Crocifisso, la sua fede incrollabile ed il profondo senso di obbedienza alla Chiesa, ne sono la chiara testimonianza”. Mons. Renzo ha sottolineato che Natuzza, “donna divinamente ispirata, ha intuito l’importanza del servizio di carità e della preghiera favorendo, in spirito ecclesiale e con la generosa e fattiva collaborazione di sacerdoti e laici, sia la promozione di diverse opere di assistenza sociale, sia il moltiplicarsi di Cenacoli di preghiera in diocesi ed in tutto il mondo”. Postulatore della causa è don Enzo Gabrieli, dell’arcidiocesi di Cosenza-Bisignano.