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Bocciato il decreto sostegni: l’assegno coprirà appena il 5% delle perdite

4 min di lettura
federcontribuenti

L’AdER effettuerà 340.000 controlli nel triennio 2021-2023 per recuperare 45 miliardi di euro dai lavoratori autonomi

Comunicato stampa

Federcontribuenti: ”Questa opera di recupero crediti – fisco, banche, fornitori, ect – combinate alla recessione economica da covid, creeranno le condizioni per scatenare una tempesta perfetta sulle attività commerciali”. Bocciato il decreto sostegni: ”l’assegno coprirà appena il 5% delle perdite”. I sindacati dicono no alla cancellazione delle cartelle esattoriali, falso moralismo? Fate cassa sui beni tolti ai boss: ”30 miliardi che qualcuno non vuole incassare, 22 mila immobili confiscati tenuti in ostaggio, da chi?”. Lasciateci lavorare in santa pace!

La vita reale.

Paola 56 anni e da 20 anni titolare di una merceria a Milano non riaprirà più: ”ho provato a continuare a lavorare online, come fanno tutti sponsorizzando i miei prodotti sui social, ma non posso competere con i prezzi di chi vende solo online e non ha i miei costi fissi. Ci vogliono digitalizzati, io so solo che pago le tasse a fronte di chi guadagna online in nero. È questo il modello imprenditoriale che vogliono?”

Leggi i report e tutti dicono la stessa cosa: – le piccole partite iva in Italia presentano una serie di problematiche legate agli aspetti organizzativi e sono inoltre poco digitalizzate ed hanno difficoltà a reperire risorse finanziarie presso le banche e gli investitori specializzati – .

Questi report li puoi leggere nelle commissioni parlamentari; nei convegni organizzati dalle grandi e potenti associazioni di categoria, dai convegni organizzati dalle o per le banche o grandi istituti finanziari. Insomma tutti sanno ma, incredibilmente, nessuno si pone una stupidissima domanda: le piccolissime PMI italiane sono il 70% di tutto il tessuto economico, come sostenerle?

Federcontribuenti: ”stiamo aiutando un start up rivoluzionaria e stiamo toccando con mano l’inadeguatezza degli strumenti messi in campo per sostenere la piccola, ma importantissima, economia interna. Solo di business plus ci hanno chiesto il 5% del finanziamento concesso. Le banche non ti prendono nemmeno in considerazione se non ti fai presentare da un guru del marketing o della finanza che, a sua volta, ti chiede una somma improponibile. Chi vorrebbe solo aprire una attività e lavorare viene subito colto da una profonda amarezza e dalla voglia di abbandonare tutto e sparire dall’Italia”. Dopo Pasqua, quando lo scudo della zona rossa si alzerà, conteremo le saracinesche che non riapriranno più e sarà tardi.

Il decreto sostegni: ”la misura è chiaramente insufficiente se consideriamo che il fatturato non è calato ma crollato mentre i costi fissi per la gestione delle attività sono, in molte voci, aumentate e anche considerato che, una P.Iva, non deve solo mantenere l’attività, ma anche la famiglia. Diciamo che il decreto sostegni, forse, sanerà i debiti fiscali e non certo il diritto ad un reddito sufficiente a vivere. A questo punto perchè non dare nulla e sanare tutti i debiti accumulati da questi piccoli imprenditori?”.

L’economia italiana vista dall’alto.

I negozi non essenziali, (non essenziali per chi?) sono chiusi; se ad esempio un negozio di abbigliamento vende per uomo, donna e bambino, la sezione uomo – donna è recintato e può vendere solo per bambino, (cavolata colossale), ma tanto gli italiani comprano sui social. Sui sociali o sulle potenti piattaforme di e-commerce non ci sono limitazioni di acquisto, online tutto è essenziale; se acquisti o vendi sui marketplace è totalmente esentasse.

Federcontribuenti: ”è pronta la nostra piattaforma e-commerce. Nsa sarà la prima piattaforma di commercio elettronico con sede in Italia e che commercializza solo ed esclusivamente prodotti italiani fatti in Italia. Sono aperte le adesioni sia per i venditori sia per gli investitori. NSA nasce come antitesi ai colossi americani dell’e-commerce; tutte le PMI italiane avranno libero accesso alle nostre vetrine; avranno la possibilita’ di usufruire di un team di professionisti dall’indubbia esperienza mondiale nel campo per la formazione, consulenza e progettazione finanziaria accompagnando le aziende nell’adempimento burocratico e aprendo loro il varco dell’esport sui canali internazionali. Le aziende che aderiranno, disporranno di tutti quei strumenti utili alla produzione, valorizzazione e messa in vendita. Stiamo fermi a guadare mentre il mondo ci copia il nostro saper fare, è il momento di dire basta”.

PIANO SVILUPPO ITALIA

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