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Bonus benzina: ecco come funziona e chi ne ha diritto

2 min di lettura
distributore benzina

Il governo ha previsto nel 2022 un bonus benzina da 200 euro: ma in cosa consiste precisamente e a chi spetta? Le risposte a tutti i dubbi


In attesa dei tagli sul costo di benzina e diesel, nelle misure che il governo ha stabilito con il decreto legge anti rincari si fa riferimento a un bonus da 200 euro per lavoratore che “non concorre alla formazione del reddito”.

Vediamo adesso nel dettaglio chi ne ha diritto e da chi può essere erogata la nuova misura.

Cos’è il bonus benzina

Per definizione, in ambito aziendale e lavorativo, il bonus benzina non è altro che “buoni benzina o analoghi titoli ceduti a titolo gratuito da aziende private ai lavoratori dipendenti per l’acquisto di carburanti, nel limite di 200 euro per lavoratore. Detto importo non concorre alla formazione del reddito”

In pratica il “vantaggio” per le aziende e i lavoratori è l’esenzione di questo importo dalla tassazione. Le aziende però non avranno l’obbligo di effettuare questa erogazione.

Si tratta di un benefit e come tale deve essere utilizzato da chi deciderà di erogarlo in totale libertà e coscienza.

A chi spetta il bonus benzina 200 euro?

Avrete già intuito che per ottenere lo sgravio fiscale sui buoni carburante fino a 200 euro non bisogna fare nulla perché sarà riconosciuto automaticamente durante il calcolo della tassazione del welfare aziendale e/o contrattuale. Pertanto non servirà nessuna domanda e non si dovranno rispettare limiti ISEE. Ricordiamo che in genere il bonus benzina viene rilasciato in formato cartaceo o elettronico, usa e getta o ricaricabile, e per usarlo occorre presentarlo al distributore che, al momento del pagamento, scala l’importo da saldare dal valore del singolo buono.

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