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Botricello. Concluso il Premio “Marco Polo” dell’Accademia dei Bronzi

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Botricello. Concluso il Premio “Marco Polo” dell’Accademia dei Bronzi

Ancora una volta, l’Accademia dei Bronzi ha fatto centro

La premiazione tenutasi sabato mattina nella chiesa della SS. Immacolata e San Michele, è stata davvero una manifestazione magica, perché quando la vera poesia si “sposa” con la “gioia dell’incontro” dei partecipanti, in un luogo di grande bellezza, come la chiesa della parrocchia di Botricello, il risultato non può che essere straordinario.

Ciò è avvenuto con la premiazione dei vincitori della prima edizione del premio “Marco Polo / Viaggi d’anime”, organizzato da Vincenzo Ursini, per ricordare l’illustre esploratore veneziano in occasione del 700esimo anniversario dalla morte.

Il premio, inserito nell’ambito della pubblicazione dell’opera “Poeti italiani dei XXI secolo” che il sodalizio culturale catanzarese invierà gratuitamente, nei prossimi giorni, ad alcune delle più importanti biblioteche  pubbliche nazionali, è una iniziativa unica, soprattutto perché gratuita, “realizzata – ha detto il presidente Vincenzo Ursini – per diffondere davvero la poesia del nostro tempo, offrendo ai nuovi autori, che scrivono versi di altissimo livello, l’opportunità di essere presenti in varie biblioteche non trovando spazi sufficienti nei programmi di promozione culturale dei vari enti pubblici, perché la poesia interessa realmente solo a pochi”.

Siamo in presenza – ha proseguito Ursini – di tanti poeti di qualità che meriterebbero una più ampia considerazione, ma che – spesso – non riescono a farsi leggere oltre il loro territorio”.

Botricello. Concluso il Premio “Marco Polo” dell’Accademia dei Bronzi

Viaggi d’anime”, come il viaggio di Marco Polo attraverso il quale egli ha inteso esplorare e conoscere terre e popoli diversi, vuole essere per i poeti – ha aggiunto Ursini – un viaggio interiore nei meandri dell’anima”.

“È un viaggio immaginario che ha origini antiche – ha poi sottolineato la professoressa Francesca Misasi nel suo applauditissimo intervento introduttivo – o, se vogliamo, da quell’Odissea di Omero e del lungo e tormentato viaggio di Ulisse diventato simbolo di punizione ma nello stesso tempo premio ed esaltazione dell’infinità della mente umana”.

Misasi ha poi citato Dante, Sant’Agostino ed Herman H   esse. “La vita è stata sempre un viaggio – ha aggiunto – perché l’uomo ha avuto bisogno di guardarsi dentro, di sognare il vero, nascosto dietro il falso di una realtà ingannevole”.

Ogni viaggio, dunque, anche in poesia, è sempre una possente rigenerazione dell’uomo che lascia il segno del suo passaggio in un mondo che non gli apparterrà mai.

Ursini ha, quindi, ringraziato tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione della manifestazione, a cominciare dal parroco di Botricello, don Rosario Morrone, “sempre pronto – ha detto – ad aprire le porte della chiesa a tutte le sollecitazioni culturali che provengono dal territorio”.

Don Rosario, nel porgere il saluto ai presenti ha sottolineato che “la poesia è davvero bellezza, perché porta ad un piano superiore”.

“Preziosa è stata la collaborazione di Lucia Gatto, coordinatrice di tutti i gruppi parrocchiali, che ha letto con puntuale precisione le motivazioni critiche dei premiati.

Il tavolo di presidenza era, inoltre, composto da Giovanni Chiarella e Ugo Rosanò, due pittori catanzaresi che hanno festeggiato, di recente, mezzo secolo di intensa attività pittorica e che fanno parte ormai da anni dell’Accademia dei Bronzi, mentre il cantante  Emilio Barone, “ambasciatore” della musica italiana nel mondo, ha curato la parte musicale, interpretando alcune note canzoni, ricevendo scroscianti applausi.

All’incontro erano tra gli altri presenti il regista e attore Paolo Milocco (direttore artistico del Corfù Film Festival) e la compagna Mara Scaltrito, anche lei attrice, premiata come poetessa per la lirica “Se in marcia da solo”.

A vincere il primo premio è stato il poeta Francesco Potenza – avvocato e giornalista potentino – con la lirica dal titolo “Domani”, “testo poetico di grande intensità e bellezza che esprime con elegante sapienza compositiva la consapevolezza dello scorrere del tempo e della breve durata di ogni momento”.

Botricello. Concluso il Premio “Marco Polo” dell’Accademia dei Bronzi

Moltissimi i poeti intervenuti da ogni regione, tra i quali: Velia Aiello, Anna Alfano, Biagio Amelio, Concetta Angotti, Rosy Angotti, Erika Antonucci, Marisa Basile, Palma Catia Berardinelli, Nancy Calabrò, Angela Rita Cantafio, Francesco Saverio Capria, Angelo Chiappetta, Luigi Gregorio Comi, Vincenzo Conte, Paola Cosco, Carmela Costanzo, Giovanna Cribari, Francesco D’Amico, Stefania Demasi, Emilia Diodati, Manuel Fortina, Giuseppe Galati, Constantine Giallombardo, Elena Giavelli, Pietro Lapiana, Maurizio Laugelli, Cesare Teodoro Mercuri, Francesca Misasi, Salvatore Munizza, Domenico Nardo, Silvana Nicolazzo, Rossana Papaleo, Vittorio Passalacqua, Maurizio Pedrini, Monia Pellegrinelli, Michele Petullà, Pietro Pometti, Francesco Potenza, Antonella Romeo, Rina Rotundo, Ada Saccà, Alessandro Sala, Mara Scaltrito, Assunta Sparaco, Giuseppe Stillo, Caterina Tagliani, Maria Teresa Talarico, Giuseppa Turiano e Marco Vespari.

Unanimi sono stati i consensi sui social. “Con “Viaggi d’anime” – ha scritto Angelina Sicoli – Francesca Misasi, attraverso la sua profonda sensibilità, ha compiuto un’opera straordinaria. La sua è stata una introduzione illuminante e coinvolgente”.

E ancora, sottolinea Carmela Costanzo, in arte “Mela Zelinda”: il premio Marco Polo è stato un evento culturale di altissimo livello. Misasi è entrata nell’animo di ogni poeta. Ha parlato di arte in tutte le sue forme, sottolineando come la poesia – tra tutte le arti – sia quella che assicura una più lunga sopravvivenza, l’unica capace di innalzare monumenti più duraturi del bronzo. Ascoltando Francesca Misasi, ci siamo arricchiti dentro ed emozionati e avere in casa uno strumento straordinario come il volume “Voci poetiche del XXI secolo – Viaggi d’anime” è come possedere un tesoro molto prezioso, perché dentro contiene l’anima di ogni singolo poeta”.

Il premio Marco Polo, quale viaggio nell’intima essenza del poeta, conclusosi a Botricello, ci ha fatto scoprire che la poesia ha ancora il dono di toccare il cuore di chi legge.

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