Brividi di mezzanotte al Lamezia Film Fest con Visioni notturne
3 min di letturaCosì come durante la scorsa edizione, anche quest’anno al Lamezia Film Fest si è aperta la sezione dedicata al cinema horror con Visioni notturne. Il segmento della rassegna cinematografica giunta alla quarta edizione, gode della direzione artistica del critico cinematografico Marco Cacioppo ed è stato definito dagli stessi organizzatori “la parte più anarchica” dell’intera manifestazione. Una scelta ardita quella di proporre un’intera sezione volta ai brividi notturni, sicuramente conscia di essere destinata a una cerchia ristretta di utenti, ma proprio per questo sicura di attirare al teatro Grandinetti occhi attenti e veri appassionati del genere.
I film in programma a Visioni notturne
La selezione dei film inclusi nelle Visioni notturne vagabonda tra passato e presente, storia e novità del genere dell’orrore. Protagonista principale Abel Ferrara, un po’ il padrino del Lamezia Film Fest, tra i registri più controversi del panorama cinematografico statunitense, attivo sin dal finire degli anni 70 con i suoi primi lavori: il porno “Nine lives of a wet pussy” e l’horror “The driller killer” (film con forte componente splatter, che sarà proiettato la sera di sabato 18 con la presenza dello stesso regista newyorkese in sala). Non solo Ferrara tra i nomi della sezione che accende i riflettori nei dintorni della mezzanotte, ma anche nuovi rappresentanti del genere, come la giovane regista francese Julia Ducournau, realizzatrice di “Raw” (film premiato al Festival di Cannes 2016 con il premio FIPRESCI), e il sudcoreano Yeon Sang-Ho, con il suo “Train to Busan”. Omaggio anche al cinema nostrano con “Operazione paura” del maestro dell’horror italiano Mario Bava e “Non si sevizia un paperino” del regista romano Lucio Fulci.
Ma è Abel Ferrara il regista più rappresentato nella porzione dei film dell’orrore: del regista a stelle e strisce è la pellicola che ha inaugurato questa notte la sezione. Alle 23.30 le luci del teatro Grandinetti si sono spente per accendere l’attenzione su “The addiction-Vampiri a New York” (nella foto uno scatto di scena). Il film, uscito per la prima volta nelle sale nel 1995 e vincitore del premio della critica al Mystfest di Cattolica, espone il male sotto forma del vampirismo e della dipendenza per il sangue. Un lungometraggio, completamente in bianco e nero, che parla di introspezione filosofica, dipendenze che superano ogni volontà umana e del senso di colpa che attanaglia i suoi protagonisti. La visione di “The addiction-Vampiri a New York” è stata succeduta, a notte inoltrata, dal già citato “Raw”. Due film diversi per tematica trattata, ambientazione temporale, ma uniti dal fine comune: incutere impressione e stimolare la riflessione allo spettatore.
Gli altri film di Ferrara che il pubblico potrà vedere durante le notti del Lamezia Film Fest saranno “Fratelli”, “4:44 Last Day on Earth” e “Napoli, Napoli, Napoli”. Una selezione che offrirà una panoramica completa del regista e dell’uomo Abel Ferrara.
Visioni notturne è pronto ad accompagnare il Festival in questa sua quarta avventura, con otto pellicole suddivise in quattro giornate, pardon notti, che terranno desti tutti gli appassionati dei brividi d’autore fino alla nottata conclusiva di sabato 18 novembre.
Antonio Pagliuso