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La Calabria aerea sempre più in difficoltà

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Aeroporto di Lamezia Terme

La Calabria aerea di questi ultimi tre anni, è pesantemente sempre più in difficoltà per la mancanza di coerenza della politica regionale, settore che invece di progredire e andare avanti ha corso retrocedendo su tutti i punti, dall’economia all’occupazione, dalla legalità agli impegni non mantenuti, dallo sviluppo voli al costo di compagnie aeree, dalle tasse non riscosse a contratti non realizzati.

Calabria aereaComunicato Stampa
Da tempo (dopo l’incriminazione dei vertici societari SACAL per i quali ci domandiamo se continuano a percepire lo stipendio) il tutto è una vicenda, che ha del tragicomico, su cui avrebbe dovuto intervenire, al primo campanello d’allarme, l’autorità regionale, invece di seguire i fatti in modo innaturale dall’attuale governatore Oliverio (le cui conoscenze del sistema aereo e aeroportuale si basano, forse, sui suoi viaggi con un qualunque vettore dall’aeroporto intercontinentale di Lamezia Terme) che in questi ultimi anni non ha fatto nulla per il settore trasporti ma, in modo particolare, per quello aereo, dove con una serie di sprazzi di fantasia ha inteso inventare il tutto al contrario di tutto, dimenticando la verità e la realtà dei fatti, agendo come un imbonitore da fiera paesana, vendendo solo fumo.
Non è ne proponibile ne accettabile, il suo comportamento che dimostra quanto poco sia la capacità tecnica e il rispetto delle persone, in pratica, dopo aver imposto il Dr. De Felice, in modo illegale e irregolare (come esposto nell’atto di diffida verso la Sacal e la regione Calabria formalmente avviato dal sottosegretario all’economia), affermando che era la scelta giusta per traghettare rapidamente la struttura regionale del settore con le altre due società (Crotone e Reggio) miseramente fallite, ha scaricato il neo-presidente SACAL per opinioni diverse sulla scelta del nuovo direttore generale (noi, come abbiamo sempre affermato, riteniamo debba essere un tecnico del trasporto aereo e non un personaggio qualunque messo a quell’incarico per compiacere le varie “cordate”).
Inoltre da tutta la confusione esce una delibera che autorizza la privatizzazione dell’ente handling, un dato inconfutabile dell’inefficienza che andrebbe a declassare la società di gestione ponendola sullo stesso piano di un servizio qualunque priva di futuro e con i rischi facilmente immaginabili.
Ciò significa sminuire nella sua importanza, il “Lamezia Terme”, una beffa alla comunità per un bene collettivo e pubblico che diventerebbe di proprietà di pochi imprenditori.
In questo caso le altre due strutture che fine farebbero? Inoltre vorremmo sapere, in materia di economia e finanze, se la SACAL avanza pagamenti dalla regione e per quale importo?
Nessuno nega l’importanza del capitale privato, ma ciò non può essere una atto di maggioranza capace di consegnare lo spazio SACAL e la sua storia ad un personaggio qualunque, soltanto per una questione monetaria.
E’ ovvio un riconoscimento dell’impegno allo sviluppo ma non la concessione della proprietà, ne la concessione di possibili pieni poteri ad un singolo.

Concludiamo, dopo aver visto e analizzato le tappe di questa tragi-farsa, invitando il governatore, Mario Oliverio a dimettersi assieme ai suoi fiancheggiatori, invece di continuare ad andare in giro facendo promesse che sa di non poter mantenere.

Gianfranco Turino

Segretario Regionale Aggiunto

Giuseppe DiCello

Segretario Provinciale UGL TA Lamezia

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