“Calabria d’Autore”. A Lamezia la Polifonica Aulos celebra alcune tra le più belle voci della nostra terra
3 min di letturaCon un programma che prevede brani di Sergio Cammariere, Brunori Sas, Rino Gaetano Loredana Bertè e Mia Martini, che il Maestro Rosa D’Audino ha con abilità rielaborato, si da vita ad uno spettacolo che ha emozionato un teatro Costabile tutto esaurito
Nell’equilibrio delle voci e delle note, la polifonica Aulos, ha realizzato un viaggio musicale che ha unito diverse generazioni, proponendo testi e melodie che hanno sottolineato le peculiarità di autori e voci della nostra regione, e che sono passate alla storia per aver arricchito il panorama musicale italiano e internazionale.
Con una reinterpretazione fatta con passione ed eleganza, il repertorio ha proposto brani che hanno fatto le fondamenta del patrimonio degli artisti scelti dalla D’Audino.
E’ stata questa scelta interpretativa a dare al pubblico momenti di coinvolgimento che hanno esaltato lo spessore dei testi e la qualità della melodia.
Il programma ha dedicato l’ultima parte dello spettacolo interamente a Mia Martini, un’artista che non ha mai dimenticato la sua terra natia, tornando in Calabria anche per lunghi periodi e creando anche qui alcuni dei pezzi più belli della sua discografia.
La passione, la sofferenza, la genuinità ed il coraggio di questa terra, come lei stessa diceva, sono sempre nella straordinaria capacità interpretativa di questa cantante definita, da molti critici, al pari delle icone della canzone internazionale.
Nota della serata è stata la presenza del sassofonista, di origini calabresi, Carlo Mercuri, che ha suonato un pezzo dedicato al poeta lametino Franco Costabile, dal titolo “Ancora un momento”. Il brano è del compianto polistrumentista Enzo Filippelli, noto musicista e compositore, prematuramente scomparso a 41 anni come lo stesso Costabile.
E’ stato un break di particolare rilievo, che ha dato modo di ricordare ancora una volta, in questo anno che ricorre il centenario del poeta lametino Franco Costabile, quanto importante sia l’opera del lametino per la poesia del 900.
La serata si è chiusa con il bis richiesto dal pubblico e con un’emozionata Rosa D’Audino che ha ringraziato tutti per questo riscontro così intenso ad un lavoro che ha mostrato la qualità è professionalità della Polifonica Aulos, sulla scena ormai da oltre 20 anni.
A rendere più apprezzabile l’idea e la rielaborazione della D’Audino, la presenza di Maria Giovanna Stella al pianoforte, all’oboe di Giuseppe Rotella, alle chitarre di Giuseppe Rosanò, alle percussioni di Antonio Paonessa, mentre alla bellezza dell’intesa delle voci della Polifonica, si è aggiunta la bravura delle soliste Paola Magno, Teresa De Luca, Patrizia De Luca e Silvia Molinaro.
Chicca della serata Matteo Mariano e Erika Careri, coppia Professional Division campioni italiani assoluti della Federazione Italiana Danza Sportiva, allievi della scuola di danza di Anna Caparrotta, che con il ballo hanno accompagnato alcune esibizioni.
La serata è stata condotta da Gianna Nicastri, anche lei voce della Polifonica Aulos.
Un encomio particola va a Tonino Sirianni, patron di queste manifestazioni che hanno ridato vita al Teatro Costabile e ad un intero territorio, ospitando spettacoli di pregio.
Quindi, anche con “Calabria d’Autore”, che ha dato modo di sottolineare come la Polifonica Aulos, il programma proposto da Tonino Sirianni e la sua Music Art Service al Costabile, continua ad essere strumento importante per la diffusione della cultura della canzone italiana di qualità.
Nadia Donato