La Calabria si dota di apposita normativa per settore apistico
2 min di letturaLunedì 4 luglio in Consiglio regionale è stata approvata all’unanimità la prima norma che va nella direzione di incentivare lo sviluppo del settore apistico calabrese
La forzista Katya Gentile, prima firmataria della proposta di legge, nel corso del suo intervento, utilizzando la metafora cara al Presidente Occhiuto, ha parlato di questo nuovo strumento normativo atto ad incrementare, sviluppare e valorizzare l’apicoltura calabrese come ulteriore “utensile” della cassetta degli attrezzi a disposizione della regione Calabria.
La stessa presidente della Sesta Commissione ha sottolineato che “tecnicamente questo strumento viene messo a disposizione del bravo Assessore all’Agricoltura Gianluca Gallo, che attraverso il Dipartimento regionale competente, magistralmente diretto dal
dottor Giovinazzo, sta dimostrando con atti tangibili di saper utilizzare al meglio i famosi attrezzi dedicati allo sviluppo rurale della Calabria.
Infatti la Calabria per il 2021 ha pienamente centrato l’obiettivo di spesa sul FEASR, scongiurando il rischio di disimpegno automatico delle somme comunitarie, e, da quanto emerso dai dati pubblicati sul portale Cohesion Data della Commissione europea, conquistando il secondo posto, dietro il Veneto, per avanzamento di spesa con una percentuale di circa il 65%”.
Tra gli interventi della nuova programmazione PAC 2023-2027 (Programmazione Agricola Comune), ha continuato la Gentile, sono previsti, tra gli investimenti ACA (Agro Climatici Ambientali) specifici impegni per l’apicoltura.
In questa ottica oggi si va a regolamentare, promuovere e valorizzare il settore strategico dell’apicoltura calabrese, dalla produzione alla commercializzazione, e a tutelare il ruolo fondamentale delle api per la produzione alimentare e per la salvaguardia e la conservazione dell’ambiente e della biodiversità.
La Calabria è una regione a vocazione agricola, che da secoli produce diverse varietà di miele con vasta gamma di proprietà organolettiche, e questo le conferisce la possibilità di guardare all’apicoltura come ad una reale opportunità.
Katya Gentile