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“Calabria film commission” a Festival Torino con tre opere

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"Calabria film commission" a Festival Torino con tre opere

“Gianni Versace”, “Lux Santa” e “L’ultimo asino”

Sono tre le opere che la “Calabria film commission” presenta alla quarantunesima edizione del “Torino Film Festival”.

Il primo appuntamento è fissato per oggi, domenica, con il docufilm “Gianni Versace, l’Imperatore dei sogni”.

Fuori concorso ed inserito nella sezione “Ritratti e paesaggi”, il film, diretto da Mimmo Calopresti, che lo ha anche scritto insieme a Monica Zapelli, e prodotto da “Qualityfilm”, è stato girato quasi interamente a Reggio Calabria.

“Nell’opera, che presenta materiali d’archivio – è detto in un comunicato della Calabria film commission – spicca un’intervista a Carla Bruni.
Molti gli elementi che raccontano la storia di Versace, fondatore nel 1978 della casa di moda che porta il suo nome ed uno dei più amati e straordinari stilisti italiani, nato a Reggio Calabria e scomparso nel 1997 a Miami Beach. Nel cast figurano, tra gli altri, Leonardo Maltese e Vera Dragone”.

“É targato Calabria Film Commission – prosegue la nota – anche il cortometraggio ‘L’Ultimo asino’, per la regia di Angelo Urbano, prodotto dalla Magda Film. L’opera, la cui prima visione é in programma il 27 novembre, è in concorso per Cortometraggi italiani. Urbano narra un viaggio nell’Alto Jonio cosentino, in un mondo arcaico e rurale che sembra ormai scomparso ma che rimane nella memoria, nei gesti e nella ritualità di un vecchio contadino e del suo inseparabile compagno, ormai ‘l’ultimo asino’ di questo piccolo villaggio. Infine ‘Lux Santa’, documentario di Matteo Russo, prodotto da Naffintusi Film e Rai Cinema ed in concorso in ‘Documentari italiani. Sarà presentato il 28 novembre ed ha come protagonista un gruppo di quindicenni di un quartiere particolare di Crotone. Un obiettivo comune li rende uniti: realizzare la piramide più alta e imponente della città in occasione del rito dei Fuochi di Santa Lucia, ogni 13 dicembre, molto più di una tradizione. La maestosa piramide che arde ha infatti l’intento di restituire, attraverso il fuoco, la luce a Santa Lucia nel suo giorno e così anche le vite dei ragazzi del quartiere”.

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