Calabria: gestione rifiuti, D’Ippolito (M5S) “avverte” Oliverio, “sistema al collasso, la Regione nega l’evidenza”
2 min di lettura«Sulla gestione dei rifiuti in Calabria il governatore e l’assessore regionale all’Ambiente nascondono la verità ai cittadini e spostano altrove il discorso. Senza giri di parole, è in atto la peggiore crisi di sempre, da cui non si potrà uscire se non con il commissariamento da parte del governo nazionale, per cui ho già interessato il ministro Sergio Costa». Lo afferma, in una nota, il deputato M5s Giuseppe d’Ippolito, che contesta l’idea della Regione Calabria di riprendere le competenze gestionali per alcuni mesi. «È impossibile – spiega D’Ippolito – rinviare, come la Regione vorrebbe fare a tempo scaduto, il passaggio di competenze sui rifiuti ai Comuni, per legge avvenuto dallo scorso 1 gennaio. L’assessore all’Ambiente Antonella Rizzo e l’intera giunta di Mario Oliverio non vogliono capire che, pur forzando la mano e anche con la necessaria variazione di bilancio, il problema si presenterebbe a breve, addirittura sotto elezioni regionali». «In sostanza, se in via temporanea – chiarisce il parlamentare 5stelle – potessero tornare alla Regione le competenze in materia di gestione dei rifiuti, al termine del nuovo regime transitorio i gestori dei servizi sarebbero costretti a bloccarsi perché non più pagati. Perciò avremmo la spazzatura ovunque, anzi saremmo sommersi dall’immondizia in quanto si fermerebbero la raccolta, il conferimento, il trattamento e lo smaltimento». «Il governatore Oliverio e l’assessore Rizzo – tuona il deputato 5stelle – non prendano in giro i calabresi: in quattro anni la loro amministrazione non è stata in grado di definire il subentro dei Comuni e ora pretenderebbe di farlo in soli sei mesi, addirittura scavalcando norme di legge tassative». «Siamo giunti – conclude D’Ippolito – alla fine della rovinosa gestione di Oliverio e Rizzo, che peraltro ignorano che in Calabria mancano gli impianti di trattamento e dunque la lieve crescita della raccolta differenziata non comporta alcuna diminuzione dei costi per cittadini e Comuni. Ricordo che l’unica discarica operativa è quella privata di Crotone e che ormai, dati i rischi sui pagamenti, non si sa dove debbano andare i rifiuti prodotti dall’inceneritore di Gioia Tauro. La situazione è gravissima e ogni scelta di Oliverio, ad oggi obbligato a dimorare a San Giovanni in Fiore, determinerà senza dubbio un collasso del sistema».