Calabria, magistrati indagati su richiesa di Gratteri, capo della Dda
2 min di letturaSALERNO. Magistrati calabresi sotto inchiesta. Nicola Gratteri, capo della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, rivolge l’attenzione della Dda anche verso i colleghi giudici che operano nelle procure della Regione.
Il quotidiano nazionale ‘Il Fatto Quotidiano’ rivela che sono almeno 15 i magistrati indagati dalla procura di Salerno per reati diversi, alcuni gravi, come il favoreggiamento mafioso, corruzione in atti giudiziari e corruzione. I pm salernitani, competenti per il distretto di Catanzaro, stanno indagando dall’estate scorsa con carte trasmesse proprio dalla Procura del capoluogo guidata da Nicola Gratteri.
A finire sotto inchiesta, magistrati requirenti e giudicanti, pure con ruoli apicali, degli uffici di Catanzaro, Cosenza e Crotone.
Se le indagini porteranno la Procura salernitana a chiedere i rinvii a giudizio, la Calabria potrebbe essere squassata da un terremoto giudiziario senza precedenti. Secondo ‘Il Fatto Quotidiano’ tra i magistrati ‘sotto torchio’ ci sarebbero il procuratore di Cosenza, Mario Spagnuolo, indagato per corruzione e corruzione in atti giudiziari. Secondo i pm salernitani, nel 2016 Spagnuolo avrebbe favorito l’indagato Giuseppe Tursi Prato in cambio del suo silenzio sul fratello. Tursi Prato, noto ex consigliere regionale socialdemocratico ed ex presidente della Asl di Cosenza, avrebbe favorito in precedenza Ippolito Spagnuolo per il suo trasferimento dal reparto di psichiatria dell’Asl di Cosenza al servizio territoriale. Indagati anche il procuratore di Castrovillari Eugenio Facciolla, e il procuratore aggiunto di Catanzaro, Vincenzo Luberto.