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Calabria, nasce ufficialmente il movimento “Indipendenza” di Gianni Alemanno

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movimento Indipendenza

Il Comitato Fermare la guerra – “per un’altra Europa”, il primo nato in Calabria per opporsi all’invio di armi all’Ucraina, e poi impegnato anche a sostenere il diritto dei palestinesi ad uno Stato indipendente e sovrano, ha aderito al movimento politico “Indipendenza “

Comunicato Stampa

“Indipendenza!“ è nato ufficialmente il 26 novembre scorso all’hotel Midas, a Roma. Segretario razionale è stato eletto Gianni Alemanno, presidente Massimo Arlechino.

“Indipendenza!” è nato dalla necessità e dalla volontà di cercare di raccogliere tutti i movimenti non omologati al sistema iperliberista che vuole cancellare ogni identità e imporre la dittatura planetaria.

Il Movimento, come dice il nome, si propone di promuovere la riconquista dell’indipendenza italiana. Indipendenza dalla Nato che ci costringe a combattere le guerre angloamericane perfino contro il nostro interesse nazionale.

Indipendenza dall’Ue che con i suoi vincoli e le sue assurde “direttive” ci impone la distruzione della nostra economia e dello Stato Sociale.

Indipendenza dalla Bce che con la sua dittatura monetaria impone il potere dell’usura. Indipendenza dall’americanismo che cancella culture millenarie e identità dei popoli e delle persone.

All ‘assemblea, che ha visto la partecipazione di oltre cinquecento delegati e di diversi rappresentanti del mondo della cultura non omologata al pensiero unico ( i proff.: Andrea Zhok, Giuseppe Tritto, Nino Galloni) e del mondo del lavoro e della produzione (Stefano Nasini, di Coldiretti), ha partecipato anche una numerosa delegazione di Calabresi e diversi fra loro sono stati chiamati a far parte della Direzione Nazionale.

Per la provincia di Catanzaro sono stati eletti Lorella Celia, Luigi Colosimo, Antonella Folino e Francesco Mastroianni.

Per la delegazione della stessa provincia hanno partecipato all’assemblea anche altri quattro lametini: Antonio d’Alessi e Giuseppe Isabella, del Comitato Fermare la guerra; Paolo Di Matteo e Pasqualina Ventura di Exit.

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