Calabria: Occhiuto, centrodestra è unito, mai problemi con Fdi
2 min di lettura“Prenderò indicazioni Antimafia su liste come oro colato”
CATANZARO. “L’unità del centrodestra c’è sempre stata. Il centrodestra è unito in tutta l’Italia sarebbe stato strano che non lo fosse in Calabria che è la regione che ha più problemi e che quindi ha bisogno di maggiore unità e convergenza. Il centrodestra anche in Calabria ha dimostrato grande senso di responsabilità”.
Lo ha detto il capogruppo di Fi alla Camera Roberto Occhiuto, candidato presidente della Regione Calabria a Catanzaro a margine di un’iniziativa del movimento “Sud in testa”, presente l’europarlamentare Ppe Andrea Caroppo.
Occhiuto, conversando con i giornalisti, ha parlato anche della valutazione delle liste in Commissione antimafia.
“Le prime indicazioni – ha detto – dovrebbero arrivare mercoledì pomeriggio, prenderò tali indicazioni come oro colato e le trasferirò nelle liste. Farò, se ci dovesse essere necessità solo qualche eccezione sul reato di abuso d’ufficio perché a livello nazionale il centrodestra è impegnato per impedire, ad esempio, che i sindaci che a volte vengono perseguiti per abuso d’ufficio, per responsabilità oggettive e non soggettive, siano inseguiti da problemi che non meritano di vivere. Lo facciamo a livello nazionale e se ci sarà necessità lo faremo anche qui. Per il resto prenderemo le indicazioni della Commissione antimafia e le trasferiremo nelle liste”.
Il candidato presidente del centrodestra ha aggiunto “é giusto che io dimostri che il tempo servito a costruire la posizione politica che oggi ho, e che la Calabria mi ha regalato, possa adesso restituirlo dimostrando che la Calabria può avere una classe dirigente di qualità che non ha timore di confrontarsi con le classi dirigenti di altre regioni”.
“Oggi per lavorare – ha sostenuto ancora Occhiuto – non c’è più necessità di una residenza fisica vicino all’azienda, c’è necessità di una residenza digitale e la Calabria potrebbe offrire residenze digitali anche a multinazionali che sono nella condizione di delocalizzare i loro processi produttivi”. (ANSA).