Calabria: rischio idrogeologico, D’Ippolito (M5S) interroga il ministro Costa
2 min di letturaLa proposta del deputato M5S Giuseppe d’Ippolito al ministro dell’Ambiente Sergio Costa
“Occorrerebbe introdurre una nuova Autorità di distretto della Calabria che possa svolgere la propria attività con specifica attenzione alle peculiari caratteristiche del dissesto idrogeologico della regione“.
È la proposta del deputato M5S Giuseppe d’Ippolito al ministro dell’Ambiente Sergio Costa, formulata in un’interrogazione con cui il parlamentare gli ha chiesto “se intenda promuovere iniziative di carattere normativo volte a riorganizzare l’articolazione della suddetta Autorità, al fine di meglio tutelare i territori esposti ai rischi di cui in premessa”, cioè “terremoti, frane e inondazioni” che “colpiscono con continuità diverse aree della regione, provocando vittime e danni e limitandone le potenzialità di sviluppo”.
L’obiettivo dell’iniziativa del deputato della commissione Ambiente è “garantire una presenza politica e tecnica più incisiva in ambito europeo sulle tematiche dei rischi naturali, in modo da consentire al nostro Paese di avere almeno su questi temi un ruolo non subalterno”.
Perciò, ha significato nella sua interrogazione l’esponente del Movimento 5 Stelle, è fondamentale che la Calabria, tra le regioni più esposte ai pericoli del dissesto idrogeologico, abbia strutture capaci di intervenire sul piano della prevenzione, perché “nel tempo sono scomparse le Autorità di bacino regionali, che nel meridione sono confluite in un’unica Autorità di distretto, denominata dell’Appennino meridionale, il che si è rivelata una scelta non adeguata per la tutela del territorio”.
Per D’Ippolito, con una propria Autorità di distretto la Calabria potrebbe intervenire con più efficacia e in rete, in quanto “ha un sistema di Protezione civile che negli ultimi anni si è via via consolidato, dimostrando una buona capacità di risposta nell’emergenza, con un sistema universitario particolarmente qualificato sui temi dei rischi naturali e un lavoro di rilievo del Cnr”.