Calabria Sociale: Lamezia trasformata in un pubblico immondezzaio
2 min di letturaLe nostre proteste sull’immondezzaio in cui è stata trasformata Lamezia Terme, cadono nel vuoto, come tante altre espresse dalla città, nel completo disinteresse di chi, oggi, è preposto a gestire gli enti e la funzione comunale, anche se nella veste di commissari
Comunicato Stampa
La battaglia per l’ambiente, per l’igiene civico e per il rispetto della natura e del sistema di vita, è una “guerra” senza speranza di soluzione, perché manca la volontà di gran parte dei singoli ad attenersi alle regole e rispettarle completamente.
Un pressapochismo civico che sfiora il “menefreghismo”, mi si consenta la frase,sempre più imperante, capace di cancellare i comportamenti seri e rispettosi dei pochi che intendono seguire l’iter civico in nome della città.
Lamezia svenduta, Lamezia abbandonata a se stessa, Lamezia preda del caos, Lamezia cancellata dal sociale del vivere decente e nei contenuti della civiltà. E’ chiaro il modo tracotante con cui non si vuole essere ligi alle indicazioni e agli avvisi, la dove ancora esistono senza che siano stati strappati, cancellati o del tutto smontati e gettati nelle discariche.
L’esempio eclatante lo snidiamo osservando i raccoglitori di indumenti usati e di olio in bottiglia o libero. Non sono discariche per rifiuti, sono congegni sociali che permettono una apertura alle vie di civiltà, evidentemente chi devia dai dettami o non sa leggere o nella sua scarsa pochezza di vedute, pensa e crede di essere in diritto di comportarsi da barbaro, imitando i selvaggi del tempo passato.
Parliamo delle vetture private, sempre più frequentemente, parcheggiate sui marciapiedi senza alcun rispetto per gli altri. Un comportamento borioso e strafottentemente, in una sorta di padronanza demenziale, fuori da ogni norma dell’esistenza comune, mettendo a rischio la sicurezza e l’incolumità dei pedoni.
Censuriamo, la completa mancanza di senso urbano, e di coscienza civica.
Nella speranza che ci sia qualcuno che decida di ascoltare e dare corpo alla nostre denunce.
Gianfranco Turino
Associazione Calabria Sociale