“Cambia gioco”, il convegno regionale sul gioco d’azzardo
3 min di letturaLa sala Napolitano del comune di Lamezia Terme il prossimo 6 aprile, dalle ore 9.30 alle 13.30, ospiterà il convegno regionale del CNCA Calabria sulle problematiche psico-socio sanitarie legate al gioco d’azzardo.
Economie in gioco, mi gioco la salute, le forze in campo le tre sessioni della mattinata. Dati e contesti nazionali, regionali e locali aiuteranno a far luce sulle economie criminali che trovano nel gioco d’azzardo terreno fertile; sarà illustrato il piano che la regione Calabria ha predisposto in materia di gioco d’azzardo e a cascata gli interventi provinciali e territoriali previsti per i presidi socio-sanitari.
Provvedimenti politici attuati e in via di attuazione a confronto nella sessione “le forze in campo”: con un distinguo ed una attenzione alle patologie di genere legate all’azzardo.
L’indirizzo dei lavori, in apertura sono affidati a Marina Galati, presidente del CNCA Calabria e le conclusioni al presidente nazionale e portavoce di Mettiamoci in gioco-campagna nazionale contro i rischi del gioco d’azzardo don Armando Zappolini.
«Il fenomeno del gioco d’azzardo», dichiara Zappolini «ha assunto nel nostro paese una dimensione e una multiformità inquietanti. I danni sociali e sanitari sono sempre più pesanti, coinvolgendo singoli e famiglie, soprattutto tra le fasce deboli, più vulnerabili ai messaggi di ‘vincite facili’ propagandati dai promotori dei giochi. Ma non dobbiamo dimenticare il ricorso all’usura che caratterizza diverse storie di dipendenza dal gioco d’azzardo e, soprattutto, una infiltrazione criminale e mafiosa estremamente rilevante, dai livelli più alti alla semplice gestione di sale giochi e fornitura di ‘macchinette’. Una situazione che possiamo affrontare solo con una normativa, nazionale e regionale, adeguata e rigorosa, e costruendo reti sui territori che uniscano istituzioni, società civile organizzata, parrocchie e circoli, semplici cittadini nel contrasto ai rischi provocati dall’azzardo».
Ed a tal proposito «una indagine avviata nei mesi scorsi grazie ad un progetto con il CNCA in quattro scuole superiori di Lamezia Terme, ci fornisce oggi dati reali sui quali è necessario porre l´accento», dice Roberto Gatto responsabile d´area dipendenze della Progetto Sud «infatti, ben 12 unità su 100 , tra cui molti minorenni, hanno dichiarato di spendere più di 500€ a settimana in giochi vari e che circa il 25 % gioca più di quanto vorrebbe. Questi sono indicatori che invitano tutti noi ad intervenire sicuramente nella cura e riabilitazione di chi è già diventato giocatore patologico, ma soprattutto ad organizzare politiche di contrasto che limitino i luoghi del gioco d’azzardo».