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Cambiamenti climatici, Calabretta: necessario accelerare sugli investimenti

3 min di lettura
Cataldo Calabretta all'Unical

Dal dibattito tra i gestori dell’idrico italiani emerge che la sensibilità dei cittadini verso il cambiamento climatico appare in crescita rispetto allo scorso anno

Comunicato Stampa

Lo stress idrico causato dai cambiamenti climatici sta impattando in modo negativo anche sulla Calabria, territorio considerato fino a pochi anni fa “ricco di acqua”: Nel corso della presentazione del Libro Bianco Valore Acqua 2025 a cura di “The European House – Ambrosetti” è emerso dalle relazioni di autorevoli esperti del settore, i decisi passi in avanti fatti con la riforma voluta dal presidente della Regione Roberto Occhiuto, che ha posto finalmente il territorio nelle condizioni di poter effettuare investimenti europei e nazionali, ma nello stesso tempo è stato lancio l’allarme lo stress idrico che il territorio potrebbe subire.

Nel 2024, il riscaldamento globale ha raggiunto livelli senza precedenti, con temperature medie globali che hanno superato per la prima volta la soglia di +1,5°C rispetto all’epoca preindustriale. In Italia, l’aumento è stato ancora più marcato, raggiungendo +2,72°C, con impatti rilevanti sulla disponibilità idrica e sull’intensità degli eventi estremi. — Il cambiamento climatico sta aggravando lo stress idrico anche in Italia. Nel 2023 l’Italia è stata tra i Paesi europei più colpiti, con un indice di criticità pari a 3,5 su 5, superato solo da Belgio, Grecia e Spagna.

La scarsità d’acqua – spiega Cataldo Calabretta, amministratore unico della Sorical a margine dell’evento – ha un impatto diretto anche sull’economia: entro il 2050 in assenza di adeguate misure di mitigazione i danni saranno enormi.

Nel 2023 l’Italia è stata il terzo Paese nell’Unione Europea a 27 per perdite economiche legate al cambiamento climatico, con un costo di 267 Euro pro capite (63 Euro in più rispetto alla media europea di 204 Euro e circa due volte la Spagna, che registra un valore pari a 147 Euro, circa 6 volte la Francia, con un valore pari a 46 Euro e oltre 10 volte la Germania, pari a 26 Euro).

Dal dibattito tra i gestori dell’idrico italiani emerge che la sensibilità dei cittadini verso il cambiamento climatico appare in crescita rispetto allo scorso anno: nel 2024 è tornato tra le tre principali preoccupazioni del Paese.  Secondo oltre il 65% degli italiani – emerge dallo studio – durante le ultime elezioni politiche non è stata dimostrata adeguata sensibilità alla corretta gestione della risorsa idrica all’interno dei programmi dei partiti politici → solo il 6% degli italiani ha una percezione corretta del proprio consumo idrico, mentre il 23% lo sottostima fortemente e il 71% non è in grado di quantificarlo.

“Per tale motivo – spiega Calabretta – in Calabria è necessario dare una forte accelerazione agli investimenti, Sorical ha già aperto in cantieri del progetto PNRR, 32 milioni di euro per implementare il servizio idrico integrato in 21 Comuni che, insieme al progetto della Regione in altri 60 Comuni, rappresentano un importante tassello perché l’impatto positivo sarà su oltre un milione di calabresi.