Il cammino di Gioacchino: numerosi ed entusiasti i partecipanti
2 min di letturaRiuscitissima l’edizione del Cammino di Gioacchino in memoria di Saverio Tropea, ritagliata nell’ambito delle Erranze e della Filoxenia
L’escursione, guidata da Francesco Bevilacqua, noto cultore dei nostri ambienti paesaggistici, ha affiancato i luoghi gioachimiti, come Corazzo, a momenti di alta formazione, come l’incontro con il professore Massimo Iiritano, che ha ripercorso con i presenti i fondamenti più salienti del pensiero florense.
Coinvolte l’Avis comunale di Carlopoli, Platania e Decollatura insieme alla Proloco di Carlopoli – Castagna. Qual è il messaggio sotteso a questo cammino lungo 15 Km? Quello di evidenziare la portata attuale di una memoria sempre declinata al futuro.
E poi c’è tutta una lametinità da riscoprire grazie a questo gigante del Medioevo bruzio, commentano i soci dell’Associazione. Il 21 ottobre 1194 Enrico VI, da Nicastro, emetteva un diploma, riconoscendo Gioacchino Abate di Fiore e dotando il suo monastero di vasti tenimenti in Sila e ampli privilegi sovrani; proprio a lui predisse il futuro del figlio: “Egli scuoterà il mondo e calpesterà i nemici di Dio”.
Non solo: il nostro uomo di Lamezia e della Sila si lega alla celebrazione dantesca: nel canto XII (vv. 139-141) del Paradiso così è presentato:
…lucemi da lato
il calavrese abate Giovacchino,
di spirito profetico dotato
Colpisce la parola iniziale dell’endecasillabo dantesco: non c’era modo migliore per contestualizzare la regione calabrese, decisamente! Terra di luce, quindi: ogni tanto varrebbe la pena scartabellare questi versi per smussare tutte le ombre che, nel corso dei secoli, hanno infelicemente avvolto la nostra Regione.
Infine, Gioacchino è buona dose di ottimismo in tempi di crisi o di pandemia: in un mondo che va allo scatafascio, l’idea di una palingenesi rigenerativa e di una rifioritura di tempi spezza l’apocalittica politica in direzione di un cambio di pagina e, soprattutto, migliore. Armati da questa corazza, si è fatto cammino fino a Corazzo.
Nel corso della manifestazione é stato consegnato l’opuscolo Gioacchino, Sol della Calabria e Fior lametino di Francesco Polopoli, nato dal gemellaggio di Lamezia Terme e San Giovanni in Fiore, con illustrazioni del maestro Francesco Antonio Caporale e musiche di Francesca Prestia.