Il camper della Polizia contro la violenza di genere
2 min di letturaNella scia delle iniziative di prevenzione e contrasto della violenza contro le donne che la Polizia di Stato realizza da diversi anni, è stato sviluppato nei mesi scorsi, su tutto il territorio nazionale, il Progetto CAMPER – Il camper della Polizia contro la violenza di genere.
Visto il grande interesse suscitato dalla manifestazione e, purtroppo, l’ancora estrema attualità della problematica, l’iniziativa, già attuata a Vibo Valentia con successo in occasione della “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne” lo scorso 25 novembre, sarà replicata mercoledì 14 febbraio nel giorno di San Valentino, dedicato agli innamorati, con l’obiettivo di favorire l’emersione del fenomeno della violenza di genere agevolando e favorendo un contatto diretto con le potenziali vittime, offrendo loro il supporto di un’equipe multidisciplinare composta da operatori specializzati.
Nella mattinata del 14, quindi, sempre sotto l’egida dello slogan “Questo non è amore”, in piazza Martiri d’Ungheria sarà allestito un gazebo presso cui sarà presente un gruppo di “esperti”, costituito da Funzionari e da personale della Questura, prevalentemente di sesso femminile, particolarmente abituato al contatto con le fasce potenzialmente a rischio, nonché da rappresentanti dell’associazione antiviolenza “Le foglie di Dafne”, efficacemente attiva sul territorio, che agisce da anni a fianco degli Uffici operativi della Polizia di Stato.
Compito del gruppo sarà quello di favorire il contatto diretto con eventuali interessati, nell’ottica di una corretta informazione sul tema, che si spera possa raggiungere il maggior numero possibile di cittadini. Negli ultimi tempi infatti continuano a registrarsi episodi di violenza nei confronti di donne, commessi anche in ambito familiare e nel contesto di rapporti di coppia, sintomatici di situazioni di maltrattamento tra le mura domestiche. Tali situazioni conflittuali, proprio per l’ambiente in cui si verificano, pongono in una posizione di forte fragilità psicologica la vittima, che a volte fatica a riconoscere la stessa violenza subita e a formalizzare, pertanto, una denuncia agli organi di polizia, che talora interviene solo quando si raggiungono livelli estremi che causano forte allarme sociale.
I cittadini potranno quindi liberamente recarsi presso il gazebo per ottenere tutte le informazioni sull’argomento e chiedere il supporto del personale posto a disposizione, che nella circostanza distribuirà una pubblicazione conoscitiva redatta dalla Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato. Il titolo dell’opuscolo, evocativo della campagna in atto, è “Questo non è amore”.