Il campione lametino Francesco Piccioni ospite del Liceo Fiorentino
2 min di letturaFrancesco Piccioni con un passato illustre nel volley nazionale, oggi allenatore della selezione giovanile, che proprio nei giorni scorsi ha conquistato le finali ai campionati europei, ha raccontato la sua storia ai ragazzi del Liceo Classico- Artistico “Fiorentino”
A loro ha raccomandato di impegnarsi nello studio dando il massimo e nello stesso tempo di non abbandonare la pratica sportiva.
«Si possono fare entrambi le cose» ha sostenuto. «Occorre tanto impegno, sacrifici e passione». La sua storia personale e sportiva ne è testimonianza.
«Ero un ragazzo semplice, normale come voi. Avevo dei sogni nel cassetto, con sacrifici e con grande passione sono riuscito a realizzarli».
L’incontro del campione lametino è stato inserito all’interno di un programma messo in cantiere ad inizio anno scolastico dal team degli insegnanti di Scienze Motorie. Marasco, Viola, Monteleone e Perri.
Nei mesi scorsi ospite del Fiorentino era stata la campionessa di scherma Alessandra Lucchino. Stamattina è toccato ad un altro lametino che nel settore della pallavolo ha calcato per numerosi anni i campi della serie A e che oggi si sta distinguendo anche come tecnico, tant’è che è stato chiamato a far parte della nazionale italiana. A volerlo nel team nazionale è stato Julio Velasco, dirigente sportivo e allenatore di pallavolo argentino naturalizzato italiano.
Piccioni si è detto felice di essere ospite del Fiorentino. «Qui – ha ricordato – ha insegnato mio padre per oltre trenta anni.». Poi ha iniziato a raccontarsi partendo da quel percorso iniziato ragazzetto alla scuola media Ardito dove venne notato dal professore Colloca.
«Lo sport – ha commentato – ha aiutato a formare il mio carattere timido». Ha parlato delle sue imprese sportive, ma anche dei sui ricordi dell’adolescenza. «Allora ci si divertiva un sacco. Lo stare insieme era quello che ci univa». Sui primi passi importanti della sua carriera ha rammentato «Lamezia ha una grande tradizione pallavolista, io ho avuto la fortuna di fare le giovanili in quegli anni in quegli anni in cui Lamezia spadroneggiava a livello giovanile in Calabria».
Dopo il racconto e le risposte alle domande poste è sceso simpaticamente in campo con i ragazzi.