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Campo rom Scordovillo: tavolo tecnico con sindaco e vertici Lega

4 min di lettura

“Esprimo grande soddisfazione per l’interessamento ed impegno che i rappresentanti locali, regionali e nazionali della Lega stanno dimostrando per l’annosa problematica della baraccopoli Rom Lametina

Comunicato Stampa
Ieri in Comune alla presenza del
Sindaco, abbiamo ricevuto il Sottosegretario al Ministero dell’Interno Nicola Molteni (Lega) – giunto in Calabria per la commemorazione dei 30 anni dalla tragica scomparsa dei coniugi Aversa, in quel terribile delitto che ha visto per sempre segnata dal dolore la città di Lamezia Terme – cosi ancora una volta si è portato sul tavolo il tema dell’’accompagnamento fuori dal
Campo dei suoi abitanti e dello smantellamento delle disagiate abitazioni in cui vivono nel
2022 bambini, donne e malati.

Presenti in comune anche altri importanti rappresentanti della Lega, l’assessore regionale alle politiche sociali Sen. Tilde Minasi, l’Onorevole Domenico Furgiuele, il consigliere Regionale Pietro Raso ed il commissario Regionale della Lega Avv. Giacomo Saccomanno.

Tutti hanno espresso e confermato la Loro massima disponibilità, così come ha fatto nei precedenti incontri sul tema il Presidente della Regione Roberto Occhiuto, nei propri ambiti di azione a collaborare per la riuscita dell’operazione, che non è solo un problema Lametino ma di tutta la Calabria, essendo la baraccopoli di Scordovillo tra le più estese del Sud Italia.

Un dramma, quello del Campo Rom, che insiste su un territorio che, da tempo “avvelena” purtroppo, e non solo, i rapporti di convivenza tra i Lametini che vivono nei pressi del Campo, costretti da decenni a subire le esalazioni dei fumi tossici provenienti dall’interno, e tutta quella serie di microcriminalità che inevitabilmente, lì dove esiste degrado, va a cementarsi.

Per questo, proprio con il sottosegretario Molteni si è discusso, anche poi più tardi insieme a tutti gli altri esponenti della lega, nella Sede Lametina del
partito su Corso Numistrano, della possibilità di riuscire ad implementare le Forze dell’ordine da poter dedicare al controllo delle entrate ed uscite del campo Rom.

La Priorità resta la sistemazione delle famiglie al
di fuori del campo, Ed è per questo che si stanno valutando tutta una serie di ipotesi, che comporterebbero soluzioni diversificate; continua è anche l’interlocuzione con l’Ente Aterp.

L’amministrazione ha ribadito il Massimo
Impegno affinché non si creino nuove “bombe sociali”, così come avvenne Purtroppo per gli Alloggi di San Pietro Lametino o nella località “Ciampa di Cavallo”,

Dove purtroppo, inutile nascondere sotto il tappeto, la convivenza tra cittadini Lametini e cittadini Lametini Rom ha prodotto pessimi risultati.
Memori di queste esperienze pertanto si stanno valutando tutte le possibilità, attraverso la collaborazione di Caritas, Vescovo, associazionismo, istituzioni ecc e si procederà ad un politica importantissima di “accompagnamento e controllo” , per permettere una reale integrazione nel
Contesto in cui verranno sistemati i nuclei familiari.

Questa la fase più importante, incredibilmente difficile, ma non impossibile”.
– continua ad affermare la D’Amico Consigliere Comunale e Presidente della III Commissione permanente Del Comune di Lamézia Terme che si occupa di Sanità, Ambiente e Politiche Sociali- “abbiamo avuto modo di confrontarci attraverso una due giorni intensa di incontri con l’associazione nazionale “21 luglio” che ha già collaborato con altre realtà Rom ed amministrazioni di ogni orientamento politico in tutta italia per la
Risoluzione della Ghettizzazione all’interno delle baraccopoli Rom, che ci ha confermato come, certo non con difficoltà, una Soluzione si può certamente trovare, nonostante l’entità numerica superiore rispetto alle altre realtà da loro affrontate.

Gli esperti, infatti, hanno effettuato sopralluoghi all’interno del campo, constatato la realtà all’interno dello stesso, intervistato alcuni residenti della
Baraccopoli, incontrato terzo settore, Vescovo e rappresentanti dell’amministrazione, ribadendo che non hanno trovato nulla Di diverso rispetto a quanto già non abbiamo approcciato nelle loro esperienze precedenti, se non una differenza quantitàtiva. Questo non può che farci ben sperare in una positiva risoluzione della questione, stante lo spiegamento di forze e disponibilità ricevute anche da tutti gli altri enti “sovracomunali”.

Antonietta D’Amico

Consigliere Comunale

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