Capodanno: contro il covid boom di amuleti
2 min di letturaIl Covid ha avuto anche una conseguenza sul Capodanno 2022
Comunicato Stampa
Mai come quest’anno gli italiani sono ricorsi ad amuleti, talismani, statuette ma anche tatuaggi con la speranza che scaccino per sempre la pandemia del secolo.
Secondo una proiezione dell’associazione ‘Donne e qualità della vita’, almeno 17 milioni di italiani hanno affrontato la notte di San Silvestro con un segno ‘distintivo’ custodito in tasca, nel portafoglio, nel cruscotto dell’auto, appeso a una collana o persino penzolante da un orecchino.
Addirittura un capoluogo di Regione come Catanzaro proprio il 31 dicembre ha esposto nella centralissima Piazza Garibaldi una gigantografia del peperoncino calabrese come spauracchio Anti-covid, già meta di visite da parte di centinaia di curiosi e turisti.
In testa sono stati i connazionali che hanno indossato mutande, in genere biancheria intima, calze, foulard o indumenti rossi con il 13% dei casi. Molti (il 12 % dei casi) non hanno voluto rinunciare a una cena ricca di peperoncini ma anche aglio o cipolle considerati cibi ‘scaccia malanni’ dalla tradizione.
Al terzo posto l’intramontabile Unicorno per il quale ha optato un buon 10% dei superstiziosi.
Un 9% ha dichiarato di aver scelto il ferro di cavallo in forma di prezioso o bigiotteria. Ma sono andati a ruba anche gli scarabei, i decorativi acchiappasogni, le ghiande, le stelle a cinque punte, le ‘Mani di Fatima’, i raffinati sigilli di Salomone e i ‘denti di pescecane’.
Non potevano mancare i cibi portafortuna: di nuovo peperoncino, lenticchie, melagrana, uva, bollicine, noci, castagne, capitone e mandarini.