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Caritas diocesana: Un vero atto di bontà ne ispira sempre un altro

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Caritas diocesana: Un vero atto di bontà ne ispira sempre un altro

Si è tenuto presso la Casa del Laicato a Gioia Tauro, alla presenza del Vescovo S.E. Mons. Giuseppe Alberti, l’incontro organizzato dalla Caritas diocesana di Oppido Mamertina-Palmi con una delegazione dei Panificatori aderenti alla CLAAI, Confederazione delle Libere Associazioni Artigiane Italiane, che dal lontano 1954 promuove l’attività di artigiani e piccoli imprenditori rappresentandoli nello scenario economico e produttivo.

Presenti anche Rosario Antipasqua, Direttore della CLAAI – ASS. PMI, e Antonio Raso, Presidente CLAAI PMI Unite.

L’incontro, come evidenziato in premessa dal Direttore della Caritas diocesana Diac. Michele Vomera, è il segno tangibile di come “un vero atto di bontà ne ispira sempre un altro”, infatti, gli stessi panificatori reduci dalla donazione, in occasione della festa di San Antonio, di 200 pagnotte di pane alla Mensa diocesana di San Ferdinando da destinare ai migranti residenti presso la Tendopoli, avevano espresso il desiderio di farsi nuovamente sostenitori di altri gesti di Carità.

Come sottolineato da Rosario Antipasqua, Direttore della CLAAI – ASS. PMI, la categoria sposa oramai da anni obiettivi che riconducono a finalità sociali. C’è un forte bisogno, ha continuato Antipasqua, di investire nella beneficenza e l’impegno delle associazioni deve mirare a vivere il più possibile il territorio per favorire la creazione di condizioni di benessere comune.

Dopo l’intervento del Direttore della CLAAI, il Direttore della Caritas diocesana ha brevemente presentato uno dei progetti di maggiore rilievo in atto nella Diocesi di Oppido Mamertina-Palmi: “Presidio 5.0”. Il progetto prevede un’attività di sportello in loco presso gli insediamenti dei migranti, a tutti viene offerto ascolto e un intervento immediato che si riconduce alla distribuzione di viveri e vestiario, successivamente rispetto ai bisogni viene intessuto un servizio di accompagnamento specifico. Sono attuati prevalentemente interventi che riguardano l’ambito documentale e sanitario, inoltre attraverso la Mensa diocesana vengono preparati e distribuiti ogni settimana pasti d’asporto direttamente presso gli insediamenti.

Alla luce dell’urgenza di dare prosecuzione al progetto, finanziato per una durata limitata da Caritas Italiana, la Caritas diocesana si è appellata in diverse occasioni alla generosità di sostenitori esterni per un contributo che possa dare ancora luce alla fiamma della speranza accesa in un luogo in cui l’essenziale diventa un’utopia. Come sottolineato dal Diac. Vomera contribuire al progetto non significa solo elargire un sostegno fattivo ma soprattutto creare delle relazioni promuovendo l’inclusione.

Successivamente all’illustrazione del progetto il Vescovo Mons. Alberti ha espresso grande soddisfazione nel vedere che molte persone che lavorano al contempo hanno un’attenzione particolare per la Carità. È importante, ha continuato il Vescovo, mettere in atto concretamente il sentimento di sensibilità verso il prossimo, le persone ispirate rappresentano un’importante presenza di aiuto e ciò risulta incoraggiante ma è anche una pratica da incoraggiare. Bisogna farsi mediatori e creare canali che possano cooperare per propagare il bene, proprio come un’onda che magari è lunga e lenta ma che certamente arriverà a destinazione.

Al termine dell’incontro ai panificatori, in segno di gratitudine per la donazione del pane alla Mensa diocesana, è stato consegnato un attestato di riconoscenza, mentre al Vescovo è stato fatto dono di un piatto in ceramica raffigurante delle spighe di grano, simbolo del pane, realizzato a mano secondo l’arte tipica delle ceramiche di Seminara dall’artista locale Condurso.

 

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