Il caso Jekyll chiude alla grande la stagione di AMA Calabria

In un allestimento da film noir, la Londra dell’era vittoriana è stata ricreata al Teatro Comunale Grandinetti di Lamezia Terme con lo spettacolo “Il caso Jekyll”, tratto dal romanzo di Robert Louis Stevenson, interpretato da Daniele Russo e Sergio Rubini, quest’ultimo anche nella veste di attore, narratore e regista.

La storia della doppia personalità, ricca di suspense e paura, ha chiuso la stagione teatrale di successo di AMA Calabria, diretta da Francescantonio Pollice.

La rappresentazione di Sergio Rubini sembra più un film che un teatro, tanto è coinvolgente e intenso il racconto. L’aspetto quasi voyeuristico e la scrupolosa descrizione degli eventi creano un senso di ansia nel pubblico, simile a quello che si prova guardando un film.

“Il caso Jekyll” è teatro puro, che coinvolge gli spettatori nell’intreccio senza mai allentare la presa. Ogni istante è cruciale in questo thriller gotico che esplora la lotta tra il bene e il male, tra la mente razionale e l’istinto animale presenti in ogni individuo. Il protagonista, il nobile dottore londinese Henry Jekyll, sperimenta su se stesso una pozione che lo trasforma nel malvagio Edward Hyde. Sebbene lo scopo di Jekyll fosse liberare l’umanità dal male, il suo lato oscuro prende gradualmente il sopravvento.

Rubini si è cimentato nei ruoli di narratore e di Hastie Lanyon, amico di Jekyll, guidando gli spettatori attraverso la storia con le sue letture. Daniele Russo, straordinario, interpreta sia Jekyll che Hyde, passando da un personaggio all’altro con grande maestria. Geno Diana, nel ruolo di Utterson, contribuisce a mantenere viva la tensione, diventando il fulcro dello spettacolo insieme a Hyde/Russo.

Gli interpreti del resto della compagnia, Roberto Salemi, Angelo Zampieri e Alessia Santalucia, completano il quadro con eccellenti performance nei rispettivi ruoli, dando vita alle diverse sfumature della storia.

Con la sua regia, Sergio Rubini ha reso “Il caso Jekyll” un lavoro avvincente che riflette su chi siamo in pubblico e chi siamo veramente in privato. Un merito riconosciuto dal pubblico, che ha risposto con grande entusiasmo alla dimostrazione artistica proposta.