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Caso teatro “Grandinetti”. Ti.Gi. chiede affidamento ufficiale dei servizi

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LAMEZIA. Solo una manciata di giorni fa l’ex consigliere comunale di Forza Italia, Francesco Ruberto, lanciava l’allarme in merito alla possibile chiusura del teatro comunale “Grandinetti”: secondo quanto constatato da Ruberto, infatti, al più grande teatro cittadino toccherà la medesima sorte che ha già segnato il Teatro “Costabile” e il teatro “Umberto”, nonché tutti gli impianti sportivi lametini. Sul punto è altresì intervenuto qualche ora fa proprio il rappresentante legale dell’associazione Ti.Gi., Francesco Grandinetti, nel corso di un incontro che si è svolto presso la sede della Pro Loco; al dibattito hanno preso parte numerosi esponenti di diverse associazioni sia culturali che sportive le quali generalmente usufruiscono del teatro. Grandinetti si è soffermato sulla validità della proroga legata al bando di gara per l’assegnazione dei servizi deliberato dalla giunta Mascaro. Il parere del numero uno della Ti.Gi. è che quella proroga non abbia più ragion d’essere e la motivazione risulta essere abbastanza chiara: è stato proprio il comune a far sapere che il bando non è più valido proprio perché deliberato dalla giunta Mascaro, quando invece la decisione sarebbe dovuta spettare al consiglio comunale. Ciò detto, la posizione di Francesco Grandinetti e della Ti.Gi. risulta traballante, poiché non essendo valido il bando di gara, non sarebbe valida neanche la proroga: a fronte di tale situazione confusa, Grandinetti ha chiesto un affidamento formale e ufficiale dei servizi teatrali da parte degli uffici comunali. Questa risulta essere, infatti, la sola via percorribile per poter garantire la presenza dei collaboratori Ti.Gi. nel corso delle diverse manifestazioni che si svolgeranno nei locali del teatro. Senza un affidamento di tal genere, nessun servizio potrà essere assicurato. Tale è dunque lo scenario attuale, ma pare possa evolversi presto perché il legale rappresentante della Ti.Gi. lunedì avrà un consulto telefonico con la dirigente comunale Alessandra Belvedere al fine di fissare un appuntamento per discutere di persona in merito alla problematica insorta, nella speranza che si possa trovare una soluzione condivisa.

 

 

L’amarezza di Francesco Grandinetti è tangibile dalla veemenza con la quale l’imprenditore ha lamentato l’amnesia dei dirigenti di Palazzo Perugini, che sembrano aver dimenticato la sentenza del Tar in virtù della quale la Ti.Gi. risulta vincitrice e che impone allo stesso comune di riammettere l’associazione nella gara, cosa che però non è avvenuta. Il suo parere è che si stia verificando una costante ‘elusione di giudicato’.

L’incontro ha visto anche la presenza dell’ex consigliere Francesco Ruberto, che ha proposto la creazione di un organismo unico nel quale far confluire i vari sodalizi che si occupano di spettacolo e cultura. Sarà compito di tale organismo unico chiedere l’affidamento dei servizi teatrali consentendo a tutte le associazioni di poter utilizzare il teatro senza problemi. L’allarme lanciato da Ruberto ha coinvolto anche gli impianti sportivi, chiusi già da diverse settimane. Su quest’ultimo punto è intervenuto anche Sergio Servidone, già presidente della consulta dello sport, che ha ricordato come in passato molte strutture inagibili siano state restituite alla collettività con interventi che non hanno richiesto ingenti risorse. “Basta poco”, ha concluso Servidone, “per riaprire le tante strutture sportive attualmente chiuse”.

Redazione

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