Catanzaro. Bufera nel Movimento Apostolico e il Papa invia il suo ispettore
2 min di letturaCATANZARO. Il Movimento Apostolico sotto la lente del Vaticano. La Santa Sede ha infatti nominato un visitatore apostolico per valutare l’attività dell’aggregazione ecclesiale fondata nella città capoluogo da Maria Marino.
La notizia dell’arrivo dell’inviato pontificio è stata diffusa da mons. Vincenzo Bertolone, arcivescovo di Catanzaro-Squillace che ha informato il clero diocesano sulla decisione presa da Papa Francesco. Il visitatore apostolico, che inizierà la sua attività investigativa dal 3 ottobre in poi, è un rappresentante ecclesiastico con la missione di effettuare una visita canonica, di durata relativamente breve, all’interno di un movimento ecclesiale. Il ‘messo’ del Papa, conclusa la sua opera investigativa, dovrà stilare una relazione sulla missione effettuata e presentarla ai vertici della Santa Sede. Il Movimento Apostolico è stato fondato, oltre 40 annifa, da Maria Marino a Catanzaro.
In merito alla decisione papale di inviare un ‘ispettore’, sul sito del Movimento è stata pubblicata la seguente nota: “È stato reso noto che la Santa Sede ha nominato un visitatore apostolico per il Movimento Apostolico. È una notizia che ci infonde fiducia. Attendiamo di accoglierlo con spirito filiale e serenità. Nel frattempo la missione del Movimento Apostolico prosegue regolarmente, al contrario di quanto erroneamente diffuso da alcuni”. Sempre sul sito web del Movimento, la fondatrice Maria Marino il 16 agosto scorso ha scritto una nota in cui ufficialmente disconosce l’assistente ecclesiastico centrale, mons. Costantino Di Bruno, esponente storico del Movimento stesso. Nella nota in questione la Marino così si esprime: “Io sottoscritta – ha Maria Marino, ispiratrice-fondatrice del Movimento Apostolico, nato a Catanzaro il 3 novembre 1979, tramite la mia persona, dichiaro, in merito ai commenti teologici redatti dall’assistente ecclesiastico centrale mons. Costantino Di Bruno sui miei testi Parole di Esortazione e Meditare, riconosco come conformi al mio pensiero e al mio spirito solo quelli scritti fino alla data del 27 ottobre 2019 e non quelli successivi”.