Catanzaro: chiusura della mostra di Berlingeri prolungata al 1 marzo
2 min di letturaUn viaggio affascinante nel mondo della pittura piegata di Cesare Berlingeri
La Fondazione Banca di Montepaone, d’intesa con la Fondazione e l’Archivio Cesare Berlingeri, constatato il riscontro di pubblico e il grande interesse suscitato dalla mostra “Luce e colore tra le pieghe”, allestita negli spazi della filiale di Catanzaro della Banca, ha convenuto di posticiparne la chiusura, già prevista per il 31 gennaio 2024, prorogandone l’apertura al 1° marzo 2024.
La mostra si inserisce tra le iniziative più qualificate proposte dal Progetto ArtCube, spazio per la Cultura, voluto dal Presidente della Fondazione Giovanni Caridi, che ha motivato il prolungamento dell’apertura espositiva affermando che essa costituisce “un’ulteriore possibilità di scoprire e vivere negli spazi lavorativi del quotidiano le espressioni creative del maestro Berlingeri, permettendo inoltre di avvicinarsi ai linguaggi dell’arte contemporanea ”.
In un raffinato allestimento che ne esalta i valori estetici e formali, sarà, quindi, ancora possibile prendere visione della selezione di opere esposte, di cui alcune inedite, con cui il maestro Berlingeri, noto a livello internazionale per la sua “pittura piegata”, dispiega il suo universo creativo, le infinite verità del colore proponendole nella magica geometria delle pieghe.
“Ogni opera – sottolinea la curatrice Teodolinda Coltellaro – tra luce e ombra, è colore sospeso tra le pieghe; colore che promette accensione e si accende tra i bordi, tra i lembi stratificati, sui margini delle pieghe, sulla trama della tela, sul suo tessuto percettivo”.
L’artista, nel richiamare l’essenza linguistica della mostra, spiega: “il mio è stato sempre un dialogo tra luce e ombra che costruiscono il segno. Non un segno tirato di carbone. È importante che scompaiano le pieghe e che esse diventino segni: segni di luce, di ombra. Se io le avessi disegnate non sarebbe stata la stessa cosa. La cosa che mi piace di più è il suono del colore, il suono puro. Io ne ho scelti tre: i primari, le tre madri che danno tutti gli altri colori, il cui suono è purissimo”.