Catanzaro. Fermato ad un posto di controllo con oltre mezzo chilo di droga
2 min di letturaDurante un normale servizio di controllo alla circolazione stradale predisposto nel quartiere marinaro del Capoluogo, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Catanzaro hanno fermato un veicolo il cui conducente era stato sorpreso a far uso del telefono cellulare mentre si trovava alla guida.
Gli operanti, all’atto di procedere con la relativa contestazione, hanno poi notato che il soggetto, con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio e in materia di sostanze stupefacenti, in modo apparentemente inspiegabile, aveva iniziato ad agitarsi.
Le pattuglie hanno pertanto proceduto alla perquisizione del veicolo, al termine della quale, dall’interno di uno zainetto rinvenuto nel bagagliaio, sono stati estratti due contenitori in plastica contenenti una ingente quantità di marijuana.
Pertanto, anche a seguito del rifiuto di sottoporsi agli esami per l’accertamento di un eventuale recente consumo di sostanze stupefacenti – per il quale è scattata la denuncia a piede libero -, i militari dell’Arma hanno deciso di approfondire ulteriormente la situazione del 32enne, recandosi presso l’abitazione dell’uomo dove è stata effettuata una perquisizione domiciliare.
A conclusione del controllo, i Carabinieri hanno rinvenuto 4 ulteriori scatole in plastica contenenti la medesima sostanza custodita nel veicolo ed una bustina in cellophane il cui contenuto è risultato essere ecstasy.
Al termine della pesatura, oltre ai complessivi 610 grammi circa di marijuana (di cui 250 rinvenuti a bordo del veicolo) e ai 10 grammi circa di ecstasy sono stati posti in sequestro anche 2 bilancini di precisione, materiale per il confezionamento e 550 Euro in contanti suddivisi in 9 banconote da 50 Euro e 1 banconota da 100 Euro; il tutto, nascosto in più punti della stanza/studio della casa.
L’uomo, identificato in F.G., arrestato per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato tradotto presso la propria abitazione e sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida.