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Catanzaro. La tassa Cavallaro tra controllori e controllati

3 min di lettura
comune Catanzaro

Lettera aperta dell’associazione I Quartieri al sindaco Sergio Abramo

Comunicato Stampa

C’è qualcosa che ci lascia perplessi e che, tuo malgrado è elemento che potrebbe nuocere al tuo futuro politico perché mette un ombra pesante sul rispetto di impegni, precedentemente assunti in modo pubblico come opzione programmatica. Un qualcosa lasciato oggi all’iniziativa di qualche “peones” che ha vestito i panni del giustizialista!

Un criterio di giustizia “fai da te” che da una parte tassa i cittadini con la Tosap sui carrellati, la cosiddetta tassa Cavallaro, mentre dall’altra non fornisce risposte a quel bisogno di mediazione che appartiene esclusivamente, come elemento di serietà alla politica.

Quella serietà che forse suggerirebbe alla tua Amministrazione di non fare “cassa” sulle spalle dei cittadini, ma semmai di recuperare i 330 mila euro di previsione della Tosap derivante dalla tassa Cavallaro, magari usando i fondi di funzionamento degli apparati politici del comune di Catanzaro.

Sarebbe questa una risposta seria socialmente e democraticamente apprezzabile, che magari spegnerebbe la campagna di voluta disinformazione e di voluta denigrazione che è un mantra – di solitari agitatori del nulla – nei corridoi di Palazzo de Nobili rispetto a chi, negli anni ti ha candidato, sostenuto convintamente e votato in modo palese, senza nulla chiedere e nulla a pretendere… Tu sindaco Abramo questo lo sai.

E ancora di più se esiste ancora un vincolo di verità e se la legalità non si arena rispetto alle miserie di pochi, tutto questo restituirebbe trasparenza a tante, presunte, distrazioni del sistema, che qualcuno, improvvidamente chiama “democratico”.

Una democrazia di plastica, che quando pensa di suonare emette una nota stonata e vuota, come sono vuoti quotidianamente – almeno così sembrerebbe – i corridoi e le stanze del palazzo dove dovrebbero essere in seduta permanente le commissioni, dalle 08,00 alle 14,00 pomeriggi compresi.

Vuoti non solo in questi mesi di Luglio e Agosto, vittime della calura estiva, ma presumibilmente e spesso vuoti tutto l’anno, nonostante sulla carta queste commissioni siano oberate di lavoro(?), in convocazione perenne tutte le settimane.

Di certo c’è qualcosa che non funziona (?) Come non funzionerebbe il controllo in vigilando, visto che i controllati diventerebbero al tempo stesso controllori, emettendo giustifiche di partecipazione alle commissioni, quelle che poi vengono trasferiti agli eventuali datori di lavoro… nel bene placito, su una fiducia istituzionale del Presidente del Consiglio Comunale e perché no, amministrativa del Segretario Generale che è anche responsabile dell’anticorruzione !

Di certo anche questa è democrazia – quella trasparente – che come nella tassa Cavallaro usa i soldi dei cittadini (sic!). Gli stessi che vengono magari “scimmiottati” da un assessore all’igiene del territorio che per come si è rivelato, diventa  inutile parlarci, nel rispetto della sua considerazione che la plebe non può varcare la sala del trono, titolo di cui – lui – si fregia almeno per procura regionale.

Tant’è caro sindaco Abramo…

Ma, visto tu che vuoi – giustamente – aspirare a nuovi obiettivi, ti consiglio come amico, che sarebbe utile prima rimuovere il guasto, CANCELLARE il balzello. Quello schiaffo alla città che si chiama tassa Cavallaro.

Alfredo Serrao
associazione I Quartieri

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