Catanzaro Terme, chi vuole questa città?
3 min di letturaCon rabbia ed a gran voce il Presidente di “Rinascita di Lamezia” Rosario Messone, chiede come sia possibile che vengano utilizzati trucchi e trucchetti per annientare definitivamente la città di Lamezia Terme, creando i presupposti affinché Catanzaro metta le mani sulla città della Piana Lametina, Politicamente ancorché amministrativamente.
Comunicato Stampa
Passando così all’accorpamento di fatto del nostro territorio al “Capoluogo” divenendo una contrada Catanzarese.
L’impegno scaturito “a conclusione dell’incontro del Sindaco Sergio Abramo con la Commissione Straordinaria del comune di Lamezia Terme”, consiste nell’esigenza che il rapporto tra le due città si rafforzi sempre più nella logica di uno sviluppo dell’area centrare della nostra Regione, sottolineando il particolare che il comune di Catanzaro supporterà la Commissione Straordinaria, sul terreno dell’elaborazione di progetti ed individuazione di interventi previsti da P.O.R. Calabria.
Messone chiede a se stesso ed ai lametini come sia possibile che altri debbano gestire le sorti e quindi lo sviluppo di questa città, quando sindaci dei comuni del comprensorio di Lamezia addentrati nelle problematiche del territorio, amministratori e professionisti seri e capaci, possono tranquillamente affiancare la Commissione Straordinaria di Lamezia.
Parlo dei Sindaci che attualmente gestiscono i comuni che prima o poi, sono sicuro, costituiranno la Grande Lamezia, (anche per questo Rinascita di Lamezia ha formato il Comitato Grande Lamezia), città metropolitana che si affaccia sul mar Tirreno e non certo sul mar Ionio. Circondata da colline e montagne bellissime, popolata da gente lametina.
Come mai, grida ancora Messone, quando si tratta di gestire Lamezia si chiama in causa il Sindaco di Catanzaro, lusingando il popolo lametino e promettendo collaborazione con la nostra città, con l’illusione di una logica di sviluppo di una fantomatica area centrale della nostra regione, quando invece Catanzaro ha avuto la possibilità di gestire il suo territorio, non ha mai portato o lasciato nulla a Lamezia?
Non dimentichiamo che quando si è decisa la costruzione della struttura universitaria, Catanzaro ha preferito l’acquitrino di Germaneto, dimenticando volutamente la splendida Piana Lametina.
Quando si è deciso di costruire la Cittadella Regionale, Catanzaro ha preferito l’acquitrino del Fiume Corace, dimenticano volutamente la centralità di Lamezia Terme, servita da superstrada, autostrada, ferrovia ed aeroporto, cosa che avrebbe permesso il risparmio di miliardi e miliardi di euro per infrastrutture, che hanno necessitato quei posti acquitrinosi?
Quando si è trattato di creare una sola A.S.P., tutto è stato concentrato a Catanzaro togliendo a Lamezia, come mai il provveditorato con gli uffici carcerari, che dovevano sorgere a Lamezia, dotata di appositi locali dopo la chiusura del carcere, Catanzaro l’ha evocata a se? Ancora stanno cercando i locali nel centro del Capoluogo!
Quando si tratta di togliere qualcosa a Lamezia, si parla di area centrale della Calabria, quando si tratta di dare qualcosa a Lamezia, Catanzaro dimentica l’area centrale della Calabria.
Messone sostiene con forza che questo nostro territorio deve essere difeso ad oltranza, la vecchia Lamezia, città che sorgeva sulle sponde del “Flumen Lameticus” fu distrutta e rasa al suolo da eserciti nemici, la nuova città di Lamezia non può essere distrutta dalla politica asservita al potere del capoluogo.
Il presidente di Rinascita di Lamezia
Rosario Messone