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Lamezia. Nuovo CDU: valutare alberi rimasti a Piazza Garibaldi

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“Repetita iuvant” è uno dei proverbi latini che, più di ogni altro, porta dei vantaggi a chi l’ascolta, ma evidentemente ai funzionari del Comune di Lamezia Terme non piace e invece sono affezionati al proverbio che dice:” non c’è sordo più sordo di chi non vuole sentire”

Comunicato Stampa

Ebbene sì, secondo gli amministratori, i funzionari e i tecnici comunali gli alberi rimasti in piedi a Piazza Garibaldi, a Lamezia, possono rimanere tranquilli o al massimo li possiamo potare. Ma vi rendete conto? Uno dei maggiori esperti in Europa sulla gestione dei pini (dott. Morelli che certo non è contro gli alberi), afferma nelle sue pubblicazioni, che tali tipi di alberi (che non dovrebbero essere impiantati in questi ambienti cittadini) in queste situazioni e a questa età vanno abbattuti per non incorrere in situazioni di pericolo e garantire l’incolumità dei cittadini e delle strutture vicine, naturalmente sottolineando che si devono reimpiantare specie più consone in questi luoghi.

I dottori Agronomi o i dottori Forestali sono gli unici che hanno la competenza ufficiale, dopo una accurata diagnosi, di poter giudicare e valutare la stabilità di un albero, ma in questo caso anche un occhio un pò attento, ma anche chi abita nelle vicinanze, sa valutare la gravità della situazione (almeno per alcuni alberi) e sa che non passerà molto e questi alberi cadranno.  Per qualunque, anche piccola, opera pubblica si spendono soldi per nominare un geometra, un architetto e un ingegnere in quanto ognuno di loro ha competenze specifiche. E’ possibile che non si possa incaricare un tecnico esperto per periziare queste piante e stabilire la loro stabilità? E’ possibile che un Comune con 160 aree verdi (piazze, piazzole, viali, rotatorie, siepi) con una superficie di circa 33 ettari e ben 7 tra parchi urbani e periurbani pubblici abbastanza grandi, non possiede le capacità e le risorse economiche per salvaguardare questi luoghi?

La legge italiana prevede che un comune così grande e con queste quantità di spazi verdi debba avere, all’interno del proprio organico, almeno 3 esperti agronomi o forestali oltre a un ufficio per il verde pubblico ben attrezzato e con dirigenti anch’essi esperti del settore. E invece no! Lamezia gestisce il verde urbano di giorno in giorno con delibere stagionali e opere straordinarie giornaliere, senza un piano a medio o lungo termine e, soprattutto, senza nessun esperto interno e nemmeno incaricato. Meno male che ogni tanto la cooperativa “Malgrado Tutto”, volontariamente, interviene per pulire anche queste aree, altrimenti saremmo sommersi di sterpaglie, insetti, con fiumi che sembrano paludi e gli alberi in continuo pericolo, ecc.

Le aree verdi, per una comunità, devono essere una risorsa (economica, ambientale, ricreativa, salutare, culturale, di aggregazione, di svago, ecologica, ecc) e non certo un problema e un pericolo pubblico.

Alla luce di ciò, chiediamo che, appena ci saranno le risorse economiche (ma vanno volute e cercate),  si provveda ad allestire un settore per il verde pubblico degno di tale nome e quindi all’assunzione di persone specializzate che possano gestire al meglio, con risorse interne, il verde urbano nel breve, nel medio e nel lungo tempo, ma certamente al più presto si deve intervenire sugli alberi di piazza Garibaldi, anche se, e sarebbe proprio necessario, si dovrebbe intervenire (certamente non tutti da tagliare) su tutti gli alberi esistenti in città per non incorrere in pericoli che si potrebbero trasformare in tragedia. Speriamo che questo problema si risolva perché non vorremmo citare altri 2 proverbi: “uomo avvisato mezzo salvato” e successivamente “è inutile piangere sul latte versato”.

Il coordinatore del Nuovo CDU di Lamezia Terme

Giancarlo Muraca

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