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Celebrati i 66 anni della nascita del tartufo di Pizzo

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Celebrati i 66 anni della nascita del tartufo di Pizzo

Uno dei motti  citati in merito al tempo, è che “il tempo è onesto” e certamente molti lo avranno pensato il 14 giugno 2019, a Pizzo Calabro, dove, a cura del “Consorzio gelatieri artigiani di Pizzo”, con la collaborazione della Pro Loco ed il patrocinio dell’Amministrazione comunale, si sono celebrati il 66° della nascita del “tartufo di Pizzo” e del suo creatore Giuseppe De Maria

Ci sono voluti 66 anni, corrispondenti a circa 24090 giorni, ma l’impegno di Maurizio Caruso Frezza, esperto di marketing appassionato di storia economico locale, coadiuvato da Sinibaldo De Marco, Presidente del Consorzio Gelatieri Artigiani di Pizzo, e da Giuseppe Ascolese, esperto e cultore della filatelia, hanno realizzato l’importante obiettivo, che era sfuggito a molti, cioè stabilire con precisione quando ed in quale occasione fosse stato inventato il tartufo di Pizzo e far ricordare ufficialmente chi lo aveva ideato.

Sembra un questione minimale, una mera curiosità, ma , volendo essere attenti, oggi, il famoso prodotto della gelateria di Pizzo, citato dal Sole24ore, e perfino dal prestigioso “The New York Times”, muove un’economia fatta da cifre con diversi zeri, ed è conosciutissimo all’estero, dove lo portano nella memoria e nel cuore i turisti stranieri che lo assaggiano sulla famosa Piazza o nella Marina di Pizzo.

L’occasione, più volta citata, ma mai approfonditamente verificata, fu l’importante matrimonio della figlia maggiore dell’allora Direttore del Banco di Napoli di Pizzo, Signor Bruno Cirillo, celebrato nella Chiesa delle Grazie e festeggiato nel Castello Murat di Pizzo il 14 giugno 1953.

Fu il matrimonio di Carmen Cirillo con Guglielmo Ruggiero, un matrimonio partecipato da molte, troppe persone, molte delle quali provenienti molti da Napoli visto che i due giovani lì avevano studiato e lì vivevano.

Grande la gioia degli sposi per l’accorrenza di tante persone, ma grande anche la preoccupazione del Maestro gelatiere Giuseppe De Maria, che si ritrovò, improvvisamente, in difficoltà per servire il dessert gelato ordinato da tutti, avendo terminato le formine che aveva a disposizione per servirlo e non essendo riuscito a recuperarne delle altre.

E qui scatta la scintilla, il colpo di fulmine, che è tipico delle persone geniali.

Nell’incavo della sua mano sovrappone due porzioni di gelato una al gusto di nocciola e l’altra al gusto di cioccolato inserendo tra i due strati del cioccolato fuso. Avvolse il tutto in un foglio di carta da zucchero alimentare e mise a raffreddare. Ne uscì fuori un “pezzo duro” a forma di tartufo che riscosse notevole successo tra i commensali e man mano che si sparse la voce il successo fu sempre maggiore fino ad arrivare alla notorietà per questa sua creazione.

La celebrazione di Giuseppe De Maria è iniziata con la sanata messa presso la Chiesa dei S.S. Martiri del Purgatorio e di Maria S.S Delle Grazie (in breve meglio conosciuta come Chiesa delle Grazie) cui hanno partecipato i nipoti ed i parenti di De Maria, le figlie Maria Cristina e Anna Chiara dei coniugi Cirillo-Ruggiero e anche uno dei camerieri ed assistente di Giuseppe De Maria, Emanuele Ingenuo, che aveva vissuto direttamente l’evento; tutti rintracciati meticolosamente da Maurizio Caruso Frezza, e molto toccanti sono state le testimonianze di quasi tutti i partecipanti.

E a proposito del Signor Emanuele Ingenuo – successivamente divenuto insieme al fratello Pino il capostipite di una famiglia di maestri gelatieri che ancora oggi da padre in figlio tramanda l’arte della gelateria artigianale di Pizzo – è proprio a lui che si deve la testimonianza chiave che ha condotto alla scoperta della data di nascita del Tartufo, visto che aveva vissuto l’evento.

Finita la cerimonia, si è poi scoperta una targa di marmo dedicata a De Maria e all’evento, in Piazza della Repubblica, sul muro della Scuola Elementare, con un breve saluto del Sindaco di Pizzo, Gianluca Callipo e quindi, un’altra, nel palazzo in Via Nazionale dove visse il Maestro.

Infine, alla Marina di Pizzo, è stata attivata la postazione delle Poste Italiane per l’annullo speciale filatelico, curato da Giuseppe Ascolese.

E dal 14 giugno 2019, finalmente (e ufficialmente), il Tartufo di Pizzo ha una data di nascita dopo che la Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 288 del 12/12/2007 aveva confermato la paternità ad opera del maestro gelatiere di origine messinese Giuseppe De Maria.

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