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Donato un assegno al Centro Antiviolenza Demetra dalle associazioni di Lamezia

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«Siamo tutti con te» è il progetto che la Fidapa di Lamezia Terme ha realizzato in occasione della “Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne” al fine di sostenere il Centro Antiviolenza Demetra mediante un contributo economico a favore delle donne in difficoltà.

Centro Antiviolenza DemetraIl progetto, accolto e sostenuto dalle associazioni lametine Soroptimist, Rotary, Associazione Italiana Donne Medico, Lions Club ed Uniter, nel corso di un incontro, moderato dal giornalista Antonello Torchia e svoltosi presso la sede Uniter di Lamezia Terme, è stato illustrato dalla presidente della Fidapa di Lamezia Terme Enza Galati la quale ha posto l’accento sulla necessità di venire incontro fattivamente alle donne che subiscono ogni genere di violenza, da quella fisica a quella psicologica fino allo stalking.
«Purtroppo – ha precisato Enza Galati – la violenza commessa tra le mure domestiche è in continua crescita con casi sempre più frequenti e conseguenze devastanti non solo per la donna che ne è vittima, ma anch per tutto il nucleo familiare».
Le donne, però, non si sono arrese a simili atrocità tanto che da anni hanno intrapreso numerose e coraggiose battaglie sfidando i retaggi culturali esistenti.
«La donna, – ha spiegato – con il passare degli anni, ha acquisito la consapevolezza che deve rompere il silenzio, denunciare soprusi e aprirsi al dialogo per combattere la violenza di genere».
Tuttavia le sole battaglie verbali non sono sufficienti a sconfiggere questa piaga sociale perché necessitano «gesti concreti per sensibilizzare l’opinione pubblica e aiutare le donne in difficoltà» ha chiarito la presidente Galati per la quale il contributo economico offerto, insieme alle associazioni del territorio, al Centro Antiviolenza Demetra serve specialmente per sensibilizzare le coscienze e fornire un concreto aiuto alle donne vittime di violenza.
Purtroppo il fenomeno della violenza non accenna a diminuire per cui è necessario prevenire, acquisire la consapevolezza del rispetto della vita e della moralità componenti indispensabili per contrastare qualsiasi forma di violenza trattandosi soprattutto di una battaglia di civiltà e di difesa dei diritti che la società intera deve abbracciare.
Nei primi nove mesi del 2017 si sono registrati 84 omicidi di donne, di cui 61 maturati in ambito familiare, e 31 sono stati veri femminicidi compiuti dall’uomo per manifestare il proprio dominio sulla donna.
Il 73% delle violenze tra le mura domestiche sono compiute per il 56% dal partner o ex partner e se, in Italia, negli ultimi 10 anni gli omicidi volontari sono diminuiti, tuttavia i dati degli omicidi di donne sono allarmanti e oscillano tra i 150 casi nel 2007 e i 149 nel 2016.
Alla luce del dilagante fenomeno del femminicidio, le presidenti delle associazioni presenti sono intervenute per dare all’incontro un loro contributo.
La presidente del Soroptimist Lucia Greco ha insistito sulla prevenzione, previa conoscenza del fenomeno, mentre la vice presidente del Rotary Natalia Maiello ha proposto «un cammino educativo che riaffermi la dignità ed il rispetto delle diversità».
La presidente dell’associazione nazionale “Donne Medico” di Lamezia Renata Tropea ha dichiarato che «occorre lavorare sulla prevenzione e sull’ascolto» ricordando il pronto soccorso di Lamezia che è stato «il primo in Calabria» ad aver avviato il “percorso rosa“ sul territorio con effettivi risultati.
La vice presidente del Lions club di Lamezia Terme Rosina Manfredi ha parlato di necessità di «reinserimento delle donne vittime di violenza nel mondo del lavoro» e in conclusione la vice presidente dell’Uniter Costanza Falvo D’Urso ha precisato che la sede Uniter «è un luogo deputato a fare cultura e a cogliere i bisogni che provengono dalla società».

Lina Latelli Nucifero

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