Centro Protesi Inail: Talarico replica a Barbanti
3 min di letturaL’on. Francesco Talarico, intervenendo sulla questione del Centro protesi Inail lametino, replica alle accuse dell’on. Barbanti:
“La cattiva informazione urlata alla stampa va tanto di moda tra i populisti di oggi, ma forse l’on. Barbati ha dimenticato di non appartenere più al Movimento cinque stelle e di essere in quota al Partito democratico, lo stesso partito di Oliverio e Scura, ossia di coloro che oggi gestiscono la sanità calabrese determinandone ogni decisione.
Prima di uscire sulla stampa avrebbe fatto bene ad informarsi Barbati, per non sottovalutare i positivi risultati ottenuti all’avvio del progetto Inail durante il nostro mandato.
Non sa, ed è corretto ricordarlo, che, nonostante la fase di blocco delle assunzioni ed il piano di rientro della sanità calabrese, il 29 gennaio 2014 veniva sottoscritto il protocollo d’intesa tra l’Inail, la Regione Calabria e l’ ASP di Catanzaro per l’attivazione del centro di protesica, riabilitazione e ricerca all’interno della Fondazione Terina.
Su tale patto, che fornirò in copia all’on. Barbanti qualora volesse approfondire l’argomento, sottoscritto dal presidente dell’Inail, Massimo De Felice, e dal direttore generale dell’Inail, Giuseppe Lucibello, l’Inail si impegnava a completare le strutture protesiche e la degenza clinica, l’ASP a fornire parte del personale, mentre la Regione accreditava 40 posti letto e 500.000,00 euro per l’acquisto di attrezzature e arredi. Che fine hanno fatto oggi i 500.000,00 euro inseriti nel bilancio regionale e i 40 posti letto previsti nell’atto aziendale?
Successivamente alla sottoscrizione del protocollo attuativo tra ASP e Inail per l’avvio della procedura, niente più, tutto bloccato.
La chiusura anticipata della legislatura non consentiva di concludere quanto iniziato e successivamente non veniva proseguito l’iter che avrebbe condotto all’apertura di un Centro di eccellenza a Lamezia.
Amara la realtà politica lamentina, carente di rappresentatività istituzionale a ogni livello.
Amara la consapevolezza della possibilità che l’Inail ci ripensi, spostando altrove il progetto innovativo del Centro protesi. Tanta amarezza e instabilità continueranno a regnare a Lamezia e in Calabria fino a quando, come ha fatto Barbati per le sue 15 righe di popolarità, si punterà il dito contro chi ha proceduto, senza sapere e senza valutare la bontà dell’operato. Penso con fermezza che nelle grandi opere, quale il Centro protesi lametino, non esista appartenenza a destra o a sinistra, ma esista soltanto una continuità progettuale per garantire la realizzazione di un polo d’eccellenza, simbolo di sviluppo per la Calabria e i Paesi del Mediterraneo.“
On. Francesco Talarico