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Centrodestra Cosenza, uniti su sì a referendum su Città unica

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Centrodestra Cosenza, uniti su sì a referendum su Città unica

Posizione ribadita in un convegno promosso da “Nazione Futura’

Il centrodestra cosentino compatto sul sì al referendum sulla città unica Cosenza-Rende-Castrolibero, in programma il primo dicembre.

L’unità della coalizione in vista della consultazione è stata ribadita nel corso di un incontro organizzato da “Nazione Futura, presenti i parlamentari Mario Occhiuto, Fausto Orsomarso e Simona Loizzo ed i consiglieri regionali Pierluigi Caputo e Luciana De Francesco.

Introducendo i lavori, il coordinatore territoriale di “Nazione Futura”, Vincenzo Campanella, ha sostenuto che “bisogna costruire finalmente quello che i cittadini aspettano da 50 anni.

La città unica non è un fatto di destra o di sinistra, ma appartiene ai cittadini”.

Secondo Occhiuto, “la fusione renderà la città più competitiva e più forte sul piano anche delle relazioni non solo sul piano regionale ma anche a livello nazionale, con la capacità di attrarre importanti investimenti.

Una città che riceverà un arricchimento ed una nuova identità collettiva, accompagnati da una crescita, un rafforzamento e una valorizzazione anche dell’l’identità locale”.

La consigliera regionale di Fratelli d’Italia, Luciana De Francesco, ha sollecitato “una forte mobilitazione sul piano politico per coinvolgere i cittadini, spiegando loro di non avere paura perché all’orizzonte c’è un’unica grande possibilità di crescita per tutti.

La città unica è di fatto già esistente.

I tre comuni coinvolti non hanno chilometri divisori, sono la stessa essenza. lo sto dalla parte dei cittadini. Un’unica grande realtà amministrativa significherebbe godere di finanziamenti statali dell’ordine di 10 milioni di euro per 15 anni.

E poi la fusione rappresenta anche la fase più compiuta della razionalizzazione delle funzioni comunali, determinando anche una diminuzione dei costi amministrativi perché consentirà di eliminare la duplicazione degli organi istituzionali.

E a chi dice che abbiamo fatto una legge fascista, rispondo che uno dei principali motivi per i quali abbiamo voluto sottoscrivere questa proposta di legge risiede nella volontà di aver voluto cogliere una domanda che viene dal basso. Perché di città unica si parla da tanti anni. I cittadini adesso ci chiedono concretezza perché sono stanchi dei soliti campanilismi che frenano il processo di fusione”.

“Secondo me – ha detto Simona Loizzo – il sindaco della città unica dovrà essere una persona di grande autorevolezza. Perché un comune così grande merita un primo cittadino del calibro di Giacomo Mancini”.

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