Consiglieri centrosinistra: sindaco Mascaro responsabile di soppressione norme antindrangheta
3 min di letturaApprendiamo con grande preoccupazione dalla stampa della soppressione di alcuni strumenti per il contrasto della criminalità organizzata presenti in due atti fondamentali per la nostra città: il piano strutturale comunale e il piano spiaggia.
Comunicato Stampa
Nel caso del Psc, nella delibera dello scorso 29 agosto approvata dalla giunta Mascaro, sono stati soppressi tre commi dell’ articolo 1 del regolamento edilizio urbanistico, approvato dal consiglio comunale nel febbraio 2015, che sancivano in maniera inequivocabile che tutte le attività urbanistiche disciplinate dal Psc del Comune di Lamezia Terme operano in contrasto con gli interessi della criminalità organizzata.
E non si trattava solo dell’enunciazione di un principio: basti leggere il comma 4, in cui si dice a chiare lettere che qualsiasi autorizzazione, convenzione, abilitazione per interventi edilizi rilevanti è subordinata all’acquisizione da parte dell’amministrazione comunale di informativa prefettizia o di qualsiasi atto informativo previsto dal codice antimafia per evidenziare eventuali tentativi di infiltrazione mafiosa.
Nell’approvare in giunta il Psc, l’amministrazione Mascaro sopprime tutti e tre i commi antimafia voluti fortemente dall’amministrazione precedente per contrastare gli appetiti criminali su un atto di straordinaria portata come il piano strutturale.
Cosa simile è avvenuta per il piano spiaggia. Se nel piano approvato dall’amministrazione di centrosinistra nel dicembre 2014 all’art. 30 comma 22 si era prevista la revoca della concessione demaniale e dell’autorizzazione a quelle attività che non denunciavano le richieste di estorsione, nella versione definitiva approvata sotto l’amministrazione Mascaro si elimina anche questo comma, facendo crollare una delle barriere di legalità previste dall’amministrazione precedente anche per il piano spiaggia.
Così come non c’è alcuna traccia di tale previsione nel bando pubblicato nel 2017 sulla base del quale sono state già effettuate le prime assegnazioni demaniali per la costruzione di lidi e stabilimenti balneari.
Quanto emerso è grave e va a vanificare lo sforzo che per dieci anni questa città, sotto la guida dal centrosinistra, ha compiuto per riscattare l’immagine di Lamezia e alzare una barricata invalicabile tra gli appetiti delle cosche e il palazzo comunale. La legalità non è quella predicata, ma è quella degli atti e delle norme.
E su due questioni fondamentali, come Psc e Piano Spiaggia, le azioni concrete di Mascaro sono andate esattamente nella direzione contraria. E ancor più grave, per quanto riguarda il piano strutturale, che i commi anti ‘ndrangheta siano stati eliminati in un momento così complicato per la nostra città
Inadeguata e debolissima, e come sempre all’insegna dello scaricabarile, la difesa del sindaco che ancora una volta dimentica, o fa finta di dimenticare, di essere il sindaco e quindi il responsabile della linea politica e amministrativa degli atti di questa amministrazione.
Tanto l’aggiornamento del Piano Spiaggia e soprattutto l’approvazione del Psc, in cui il sindaco aveva anche la delega all’urbanistica dopo le dimissioni della Scavelli, portano la firma dell’amministrazione Mascaro.
Il sindaco si assuma le responsabilità politica di questi due atti pericolosi per il futuro della città.
Continueremo la nostra battaglia in commissione e in consiglio comunale, soprattutto sul Psc se mai arriverà in consiglio, perché sulla legalità e la lotta senza sconti alla ‘ndrangheta questa città non faccia passi indietro.
Mariolina Tropea, consigliere comunale Pd
Pino Zaffina, consigliere comunale Pd
Nicola Mastroianni, consigliere comunale Pd
Rosario Piccioni, consigliere comunale Lamezia Insieme
Aquila Villella, consigliere comunale Città Reattiva