CES 2019 — a Las Vegas l’armata dei Virtual Assistants conquista ogni postazione #maddai
2 min di letturaFinalmente la Smart Home ha il suo momento di trionfo e al CES le industrie produttive di tutto il mondo ne fanno sfoggio orgogliosamente dopo anni di girovagare alla ricerca di un sistema capace di farli parlare tutti insieme.
E i sistemi, o meglio le interfacce le hanno portate i tre grandi big.
La conquista della casa intelligente (e dei suoi abitanti) è esattamente il motivo per cui Amazon, Google e Apple sono arrivati al CES.
Lo si capisce d’impatto dalle etichette “Works with Alexa” o “Works with Google Assistant” attaccate accanto ad ogni singolo gadget o demo esposti alle migliaia di visitatori dai piedi gonfi.
Gli Smart Speaker di Amazon e Google hanno riempito quel vuoto e le società di domotica ne espongono lo status elevato conferito dal logo di Google o Alexa sulla loro postazione.
Tutti e tre hanno annunciato nuove partnership e nuove funzionalità che renderanno la nostra vita, a casa, più confortevole, efficace ed efficiente.
Chi avrà voglia di uscire?
Apple ha annunciato la compatibilità di HomeKit con nuovi dispositivi, tra cui interruttori luce WeMo, lucchetti KwikSet e prese intelligenti ConnectSense, che funzioneranno in modo nativo con i prodotti Apple in uscita nel 2019.
Google invece ha presentato nuove funzionalità per il suo GoogleAssistant, tra cui la possibilità di tradurre le conversazioni in tempo.
Amazon ha portato onstage direttamente i suoi partner di terze parti come Lenovo, Asus, GE e Kohler che hanno raccontato i nuovi prodotti compatibili Alexa.
Tutto questo è potente, soprattutto nella misura in cui riusciranno — e lo faranno — a sostituire nelle persone l’attuale impressione di essere spiati con un puro sentimento di semplificazione e miglioramento della qualità della vita.
La differenza, verrà fatta in ogni modo dall’ human touch (sia pure humor touch 🙂